Dyson CleanTrace: come funziona e dispositivi compatibili

Dyson CleanTrace innova il modo in cui si pulisce la propria casa, tra realtà aumentata e dispositivi tecnologicamente avanzati

In vista delle annuali pulizie di primavera, Dyson presenta un nuovo modo per perfezionare le pulizie con uno strumento di realtà aumentata (AR) che assicura che nessun punto venga tralasciato.

Uno studio approfondito sui comportamenti di pulizia mostra che gli utenti sovrastimano abitualmente il tempo che dedicano alle pulizie e sottostimano l’accuratezza con cui puliscono la casa.

Tecnologia software ed hardware

Il Dyson CleanTrace e l’aspirapolvere Dyson Gen5detect si combinano per rendere visibile l’invisibile, identificando le aree trascurate e fornendo una prova di pulizia una volta aspirate.

Pulire può essere un compito ingrato e nel dedicarsi alle pulizie di primavera, potrebbe capitare che – sotto le sedie e i mobili, tra gli spostamenti da una stanza all’altra o con i nostri amici pelosi in giro – alcune aree vengano trascurate inavvertitamente o che l’aspirapolvere venga passato ripetutamente nello stesso punto, riducendo così l’efficacia delle pulizie stesse e perdendo tempo.

Prendendo spunto dall’approccio sistematico alla pulizia del robot aspirapolvere Dyson 360 Vis Nav, il Dyson CleanTrace aiuta gli utenti a pulire in modo più metodico fornendo in tempo reale le visualizzazioni in AR dei punti puliti e di quelli trascurati, eliminando le incertezze e risolvendo il dilemma di quanti si chiedono “avrò già pulito qui?”.  

Il Dyson CleanTrace combina una serie di tecnologie per una pulizia potente, intelligente e profonda. La tecnologia LiDAR direttamente dal telefono dell’utente consente al Dyson CleanTrace di mappare la stanza e di sovrapporre i percorsi di pulizia utilizzando la tecnologia AR, mostrando dove si è pulito e cosa è stato trascurato.

Una volta terminate le pulizie, è possibile scansionare la stanza con il telefono per identificare gli spazi mancanti, in modo da non trascurare mai nessun punto. La tecnologia che caratterizza l’aspirapolvere Dyson Gen5detect rileva e conta acusticamente le particelle di polvere, fornendo la prova di una pulizia profonda.

“Ci siamo resi conto che tutti noi potremmo imparare qualcosa dall’approccio metodico alla pulizia dei nostri aspirapolvere robot. A differenza della maggior parte degli esseri umani che si occupano delle pulizie, i robot Dyson sanno dove si trovano nella stanza, dove sono stati e dove devono ancora andare. Con Dyson CleanTrace™, aggiungiamo questo ulteriore livello di intelligenza di pulizia all’aspirapolvere Gen5detect™. Questa tecnologia permette di vedere dove si è pulito e dove non si è pulito e, in combinazione con la nostra tecnologia di rilevamento delle particelle a bordo, dimostra se il pavimento è realmente pulito”. Charlie Park – VP of Engineering, Dyson Home

Pulizie inefficienti

Gli esperti di ingegneria Dyson sono ossessionati dall’idea di migliorare il modo in cui puliamo. In aggiunta ai numerosi test in laboratorio, studiano i comportamenti umani e le abitudini di pulizia, nonché le difficoltà, nel mondo reale. Hanno trascorso centinaia di ore a osservare le pulizie domestiche in tutto il mondo, studiando la durata di ogni sessione di pulizia, la loro efficacia, i diversi angoli e schemi di aspirazione, persino il numero di volte in cui un utente mette giù la macchina durante una sessione, tutti elementi che sono alla base della continua innovazione della tecnologia floorcare.

Le ricerche Dyson dimostrano che i consumatori sovrastimano regolarmente la quantità di tempo che dedicano alle pulizie: i dati mostrano che circa l’80% delle sessioni di pulizia dura meno di 10 minuti, eppure le persone dichiarano di passare l’aspirapolvere per una media di 24 minuti a sessione. Inoltre, i consumatori sono disordinati e inefficienti: ripassano regolarmente le stesse aree più volte e mancano del tutto altri punti, dimostrando quanto sia necessario Dyson CleanTrace.

Disponibilità e dispositivi supportati

Dyson CleanTrace sarà disponibile a partire da giugno 2024 e sarà compatibile con iPhone 12 Pro o Pro Max e versioni superiori.


Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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