Continua il nostro appuntamento settimanale con le figure che hanno segnato la storia della tecnologia con Federico Faggin, lo sviluppatore della tecnologia che ha portato alla creazione dei primi microprocessori. Se vuoi saperne di più sulla sua storia, continua la lettura del ritratto di oggi.
Benvenuti nella nuova sezione “Ritratti” di MisterGadget.Tech, un’entusiasmante esplorazione dei grandi personaggi che hanno plasmato la storia della tecnologia. In questa sezione, vi condurremo in un affascinante viaggio attraverso le vite e le realizzazioni di geni innovatori, visionari che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della tecnologia. Dai pionieri dell’informatica ai visionari dell’elettronica, ogni “Ritratto” sarà un’immersione approfondita nella vita e nel lavoro di coloro che hanno contribuito in modo significativo a plasmare il nostro presente tecnologico. Un omaggio a menti brillanti e a idee rivoluzionarie, “Ritratti” celebra il passato, presente e futuro dell’innovazione tecnologica. Ogni settimana un nuovo ritratto.
Indice
Fra le tante figure viste fin’ora nella nostra rubrica, hanno avuto spazio figure che hanno rivoluzionato aspetti del mondo dei videogiochi come Gabe Newell, del software come Linus Torvalds, donne che hanno lasciato il segno nello spettacolo come nella tecnologia, come Heady Lamarr. Oggi vogliamo presentarti il primo scienziato italiano della nostra rubrica, Federico Faggin.
Chi è Federico Faggin?
Nato a Vicenza nel 1941, Federico Faggin è un fisico, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense. Il suo nome è indissolubilmente legato alla rivoluzione informatica che ha avuto inizio negli anni ’70, con il suo ruolo fondamentale nello sviluppo del primo microprocessore al mondo, l’Intel 4004.
Faggin si è laureato in fisica all’Università di Padova nel 1964. Dopo un breve periodo di lavoro in Italia, si trasferì negli Stati Uniti per lavorare alla Fairchild Semiconductor. È qui che Faggin ha inventato il nuovo processo MOS (Metal On Silicon, metallo su silicio) destinato a diventare la base per la produzione di tutti i moderni circuiti integrati. Appassionato di musica classica e di violino, fra le altre cose è anche un pilota dilettante e ha posseduto diversi aeroplani.
Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation, che si occupa di promuovere la ricerca scientifica sulla coscienza.
La carriera in Intel e la creazione del 4004
A metà del 1969 un gruppo di ingegneri dell’azienda giapponese Busicom, fra cui Masatoshi Shima, andò in California a visitare la Intel che allora era solo una startup. Il loro obiettivo era negoziare lo sviluppo di sette circuiti integrati necessari per realizzare il loro progetto di una serie di calcolatrici da tavolo. Il progetto languì per molti mesi accumulando un grande ritardo rispetto ai tempi pattuiti, finché Faggin fu assunto come capo-progetto e designer dei chip agli inizi di aprile del 1970.
Faggin preparò una nuova tabella di marcia che richiedeva l’aiuto di un secondo ingegnere per ridurre il ritardo. La Busicom accettò la nuova tempistica e Shima rimase in California per sei mesi ad aiutare Faggin. Shima era un software e logic designer, e non aveva alcuna esperienza di chip design, però aveva molta voglia di imparare ed affiancò Faggin, per sei mesi, collaborando con lui soprattutto nella delicata fase di controllo dei circuiti e della logica.
Il risultato del loro lavoro, l’Intel 4004, venne rilasciato nel 1971. Si assistì così ad una rivoluzione: il primo microprocessore nella storia dell’informatica, anche il primo prodotto da Intel, vide la luce. L’Intel 4004 a 4 bit in commercio aveva con un formato a 16 piedini dual in-line. Il chip conteneva 2.300 transistor e poteva eseguire 60.000 istruzioni al secondo, aprendo la strada a una nuova era di calcolo.
Inizialmente concepito per le calcolatrici Busicom, il microprocessore 4004 era destinato a ben più ampie ambizioni. Intel, intuendone il potenziale rivoluzionario, strinse un accordo con l’azienda giapponese. In cambio della concessione di licenza per l’utilizzo del chip in sistemi non-calcolatrici, Intel ottenne una riduzione del prezzo sui componenti necessari alla sua produzione.
La fondazione di Zilog e Synaptics
Dopo il successo dell’Intel 4004, Faggin lascia Intel per fondare Zilog, una società dedicata alla produzione di microprocessori. All’azienda si deve il famoso microprocessore Z80, utilizzato in una vasta gamma di dispositivi, tra cui computer, console di gioco e sistemi di controllo industriali.
La sua mente imprenditoriale continua a lavorare sodo e nel 1986, Faggin co-fonda Synaptics, la cui produzione si concentra soprattutto su componenti hardware come touchpad e touch screen, utilizzati per le più svariate funzioni e applicazioni su personal computer, notebook e smartphone. L’azienda sviluppa soluzioni di interfacciamento umano per famose aziende di elettronica quali Apple, ASUS, Dell, HP, LG, Logitech, Nokia, Samsung, Sony, Toshiba e altre ancora.
Il contributo di Faggin alla scienza e alla tecnologia
Il lavoro di Federico Faggin ha avuto un impatto immenso sul mondo moderno. Il suo ruolo nello sviluppo del microprocessore ha contribuito a dare il via alla rivoluzione informatica, che ha trasformato il modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo. In Silicio, il suo libro autobiografico, racconta nel dettaglio i primi anni americani, quando intreccia relazioni, accumula successi su successi, ma conosce anche delusioni amare.
Prima di lui, la Silicon Valley era solo la Valley.
Così dice Bill Gates di Federico Faggin
Faggin è stato insignito di numerosi premi per il suo lavoro, tra cui la National Medal of Technology and Innovation degli Stati Uniti nel 2010 e il Premio Marconi nel 2018. È membro dell’Accademia Nazionale di Ingegneria degli Stati Uniti e dell’Accademia Italiana delle Scienze. Nel 2011 fonda la Federico and Elvia Faggin Foundation, no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sponsorizza programmi di ricerca di università e centri di studio negli Usa e in Italia.