Le auto elettriche stanno conquistando sempre più spazio sulle nostre strade, complici i benefici ambientali e i progressi tecnologici che ne hanno migliorato prestazioni e autonomia. Le soluzioni per ricaricarle sono molteplici, oggi vediamo come funzionano le wallbox, per la ricarica domestica della propria auto elettrica.
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Il mercato delle auto elettriche ha vissuto un’ascesa impetuosa negli ultimi anni, spinto anche da una serie di incentivi statali mirati a favorire la transizione verso una mobilità più sostenibile. Nonostante l’inevitabile flessione subita a causa della pandemia da Covid-19 e del blocco dell’Ecobonus auto, il fascino dei veicoli elettrici non accenna a diminuire.
Sostenibili e in grado di affrontare la necessaria transizione verso una mobilità più ecologica, le e-car si propongono come il mezzo d’elezione del futuro. Ormai da tempo è possibile caricare l’auto elettrica alle colonnine disponibili in tutta la nazione. La novità sta nel poterlo fare a casa, grazie alla wallbox domestica.
Cosa sono le wallbox
Si tratta innanzitutto di un azienda, fondata a Barcellona nel 2015, in Spagna, da Enric Asunción e Eduard Castañeda, inizialmente con il nome di Wall Box Chargers. Nell’ottobre 2019, Wallbox ha creato Quasar, il primo caricabatterie bidirezionale al mondo per il segmento residenziale. Quasar è stato nominato Best of Consumer Electronics Show nel gennaio 2020.
Durante il Super Bowl LVI, Wallbox è stata la prima società di ricarica di veicoli elettrici a pubblicare uno spot durante la partita. Wallbox è quindi un’azienda il cui obiettivo è cambiare il modo in cui il modo utilizza l’energia per la ricarica delle macchine elettriche, creando sistemi di ricarica intelligente che uniscono una tecnologia all’avanguardia a un design d’eccezione e consentono di gestire la comunicazione tra auto e caricabatterie mediante app facili da usare.
Come funziona la ricarica elettrica
La potenza di ricarica non dipende dalla wallbox, ma dall’auto elettrica. Ogni veicolo possiede un sistema interno che regola l’assorbimento di energia per evitare surriscaldamenti e usura della batteria. Per questo motivo, la potenza di ricarica può variare da modello a modello e un caricatore più potente non sempre abbrevia i tempi.
I tempi di ricarica dipendono da due fattori: la quantità di energia necessaria e la potenza a cui viene erogata. Le batterie non assorbono energia in modo omogeneo: superato l’80% di carica, il processo rallenta per preservare la durata della batteria. L’obiettivo è mantenere la carica tra il 20% e l’80%. Per raggiungere questi livelli, un impianto da 3kW impiega dalle 8 alle 10 ore, mentre uno da 6kW ne richiede circa 4.
Ricorda: le batterie al litio conservano l’energia accumulata e dispongono di piccole cariche parziali anche quando l’auto è ferma.
Perchè scegliere una wallbox
Installare una wallbox nella propria abitazione o nel condominio offre numerosi vantaggi. Primo fra tutti la comodità. Ricaricare la propria auto elettrica diventa un gesto semplice e immediato, proprio come ricaricare lo smartphone. Basta collegare il cavo alla vettura e la ricarica inizia automaticamente.
I costi di ricarica domestica sono inferiori rispetto a quelli delle colonnine pubbliche. Sopratutto perchè è possibile sfruttare le tariffe energetiche più convenienti, come quelle notturne. Le wallbox offrono potenze di ricarica elevate, permettendo di ricaricare completamente la batteria del veicolo in poche ore.
Attraverso apposite app, è possibile monitorare i consumi energetici, gestire le sessioni di ricarica e programmare la ricarica in base alle proprie esigenze.
Tipologie di wallbox
Le wallbox si distinguono in diverse tipologie, in base a caratteristiche come la potenza di ricarica, le modalità di connessione e le funzioni aggiuntive:
- Wallbox monofase: Adatte alle utenze domestiche con potenza contrattuale fino a 3,7 kW, erogano una potenza di ricarica massima di 7,4 kW. Sono la soluzione più economica.
- Wallbox trifase: Per utenze con potenza contrattuale superiore a 3,7 kW, offrono potenze di ricarica che possono arrivare fino a 22 kW, ricaricando la batteria del veicolo in tempi più brevi.
- Wallbox connesse: Dotate di modulo Wi-Fi o Bluetooth, permettono la gestione e il monitoraggio da remoto tramite smartphone o app dedicate.
- Wallbox intelligenti: Integrano un sistema di gestione dinamica della ricarica, ottimizzando i consumi energetici e sfruttando le fonti rinnovabili come l’energia solare.
Costi e incentivi per le wallbox
Il costo di una wallbox varia in base al modello, alla potenza di ricarica e alle funzioni integrate. A questo va aggiunto il costo dell’installazione, che può variare in base alla complessità dell’impianto e alla manodopera del professionista. L’azienda inoltre propone soluzioni per le aziende e il settore pubblico, soggette a normative differenti.
Fortunatamente, esistono incentivi statali e regionali che permettono di abbattere i costi di acquisto e installazione delle wallbox. In Italia, il bonus per le wallbox è stato prorogato anche per il 2024, con un contributo fino all’80% della spesa sostenuta, per un importo massimo di 1.500 euro. Inoltre, grazie all’ecobonus wallbox, acquisto e posa in opera sono incentivati con detrazione fiscale al 50%.
Per maggiori informazioni su requisiti, modalità di richiesta e importi degli incentivi, è consigliabile consultare i siti web ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Installazione della wallbox
L’installazione di una wallbox deve essere effettuata da un elettricista qualificato, che si occuperà di verificare l’impianto elettrico, per assicurarsi che l’impianto domestico sia in grado di sostenere la potenza di ricarica della wallbox. Scegliere la posizione, effettuare il collegamento all’impianto e rilasciare la dichiarazione di conformità.
Potrai gestire la tua wallbox e lo stato della ricarica anche grazie all’app myWallbox, con cui guardare le statistiche in tempo reale e programmare l’orario, tutto da remoto.