Tim Sweeney: il fondatore di Epic Games

Figura molto importante nell’attuale mondo del gaming, a Tim Sweeney dobbiamo la creazione di prodotti importanti e che sicuramente lasciano la loro impronta nella tecnologia del mondo videoludico. Per il ritratto di questa settimana approfondiamo la sua figura e l’ascesa di Epic Games.


Benvenuti nella nuova sezione “Ritratti” di MisterGadget.Tech, un’entusiasmante esplorazione dei grandi personaggi che hanno plasmato la storia della tecnologia. In questa sezione, vi condurremo in un affascinante viaggio attraverso le vite e le realizzazioni di geni innovatori, visionari che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della tecnologia. Dai pionieri dell’informatica ai visionari dell’elettronica, ogni “Ritratto” sarà un’immersione approfondita nella vita e nel lavoro di coloro che hanno contribuito in modo significativo a plasmare il nostro presente tecnologico. Un omaggio a menti brillanti e a idee rivoluzionarie, “Ritratti” celebra il passato, presente e futuro dell’innovazione tecnologica. Ogni settimana un nuovo ritratto.



Guardare alle persone dietro i software è l’obiettivo che ci siamo posti in questa rubrica. Dietro un’idea, la sua progettazione e realizzazione è un lavoro non indifferente. Alcuni aspetti della vita di innovatori come Steve Jobs e Steve Wozniak ad esempio ci aiutano a capire meglio alcune direzioni prese dalle varie aziende. Così come figure di cui forse non abbiamo sentito mai parlare, troviamo essere inventori di tecnologie fondamentali nella nostra vita quotidiana. Oggi continuiamo questo percorso alla scoperta di Tim Sweeney, informatico che vanta un patrimonio di quasi sei miliardi di dollari e un posto nella classifica dei quattrocento più ricchi americani del 2023.

Chi è Tim Sweeney?

Timothy D. Sweeney, nato in America nel 1970, sin dai 10 anni di età si era interessato allo sviluppo dei videogiochi e della programmazione. Figlio di un padre con un lavoro pubblico secretato e da una madre che ha cresciuto tre figli lavorando in un negozio di fiori, Tim è cresciuto in una zona idilliaca del Maryland rurale, Potomac, presto sommersa dall’espansione urbana di Washington D.C.

Fonte: Bloomberg

Da giovane costruiva go-kart e sognava una carriera nella creazione di macchine complesse. Suo fratello maggiore, Steve, si trasferì in California per lavorare nell’industria dei computer.

La fondazione di Epic Games

Avendo programmato giochi fin dalla tenera età, Sweeney ha fondato Epic come azienda shareware mentre studiava ingegneria meccanica all’Università del Maryland. Uno shareware è un programma software che può essere utilizzato o scaricato da Internet gratuitamente ma solo per il periodo di prova. Al termine del periodo di prova, l’utente deve disinstallare il programma a causa del Contratto di licenza con l’utente finale (EULA) o acquistare il programma per utilizzarlo al termine del periodo di prova. Al contrario di un freeware che è un programma software totalmente gratuito

Il viaggio di Epic è iniziato con la creazione di ZZT, il primo gioco dell’azienda che allora aveva il nome di Potomac Computer Systems, pubblicato nel 1991. In alcune interviste, Sweeney ha attribuito al successo di quel gioco il merito di aver alimentato la crescita iniziale della sua azienda. Epic Games è stata una delle prime aziende ad adottare il modello di business free-to-play con microtransazioni, che nel caso di Fortnite ha provocato non poche polemiche, definendolo predatorio e che favorisca i giocatori che spendono più soldi.

Epic Games vs Apple

Nel 2020 l’azienda ha iniziato una battaglia legale contro Apple e Google. La società si è schierata contro il sistema di commissioni dei due negozi di applicazioni, che richiedono il 30% di commissioni sulle vendite. Epic Games ha prima offerto i crediti per giocare a Fortnite, la sua fonte di guadagno principale, al di fuori dei negozi di app per evitare di pagare le commissioni, ma così facendo ha infranto le regole dell’App Store e Google Play Store. Per questo motivo Apple e Google hanno cancellato Fortnite dai rispettivi negozi.

Questo ha spinto Epic Games alla fase successiva, vale a dire fare causa per posizione dominante sia ad Apple che a Google. Le due aziende dovranno quindi dimostrare in tribunale di non aver creato distorsioni di mercato. Tuttavia, secondo il giornale online Gizmodo, l’azione potrebbe essere vincente per Epic grazie a una clausola dell’App Store.

L’Unreal Engine: una rivoluzione tecnologica

Il vero salto di qualità per Epic Games arriva con la creazione dell’Unreal Engine, un rivoluzionario motore grafico che cambierà per sempre il panorama videoludico. Rilasciato nel 1998, l’Unreal Engine si distingue per la sua flessibilità, potenza e scalabilità, diventando rapidamente il motore grafico più ricercato dagli sviluppatori di tutto il mondo. La prima versione è stata realizzata per lo sparatutto in prima persona Unreal, pubblicato per Microsoft Windows, Linux e Mac OS.

Nel corso degli anni lo sviluppo è continuato, adattando il software alle potenzialità degli hardware disponibili e portandolo ad altre piattaforme. Attualmente è stata annunciata la quinta generazione del motore. Suoi i titoli che ne hanno sfruttato le potenzialità, come la serie “Unreal Tournament”, “Gears of War” e il fenomeno globale “Fortnite”.

Fortnite: il successo planetario di Tim Sweeney

Nel 2017, Epic Games lancia Fortnite, un gioco battle royale che conquista il mondo in maniera fulminea.

Il gioco è disponibile in tre modalità distinte:

  • Salva il mondo: una modalità PvE cooperativa a pagamento in cui i giocatori combattono contro orde di zombie.
  • Battaglia Reale: una modalità PvP gratuita in cui fino a 100 giocatori combattono su un’isola in costante restringimento per essere l’ultimo sopravvissuto.
  • Modalità Creativa: una modalità sandbox gratuita che permette ai giocatori di creare le proprie esperienze di gioco.

Caratterizzato da un gameplay frenetico, un design accattivante e un modello di business innovativo, diventa in poco tempo un vero e proprio fenomeno culturale, attirando centinaia di milioni di giocatori in tutto il mondo.

Epic Games Store: sfidando i colossi del gaming

Nel 2018, Epic Games decide di lanciare il proprio Epic Games Store, una piattaforma di distribuzione digitale che sfida i colossi del settore come Steam e GOG. Lo store si distingue per la sua politica di revenue sharing più vantaggiosa per gli sviluppatori, pari al 88% contro il 70% di Steam.

Questa mossa coraggiosa ha innescato una vera e propria “guerra delle piattaforme”, con Epic Games che si batte per un mercato videoludico più aperto e competitivo.

Tim Sweeney: paladino per gli sviluppatori

Tim non è solo abile nella programmazione, ma è anche il motivo principale per cui Epic Games ha sempre avuto una forte schiera di talenti, in quanto eccelleva nel reclutamento.

Noto per la sua personalità diretta e per le sue posizioni spesso controcorrente. Un vero e proprio visionario, Sweeney ha sempre creduto nel potere dei videogiochi come forma d’arte e di intrattenimento. È un forte sostenitore della democratizzazione del settore videoludico e si batte per un mercato più aperto e accessibile a tutti, opponendosi fermamente ai brevetti.

Grande appassionato di musica, suona diversi strumenti musicali. Tim Sweeney e la sua azienda Epic Games rappresentano senza alcun dubbio una forza innovativa e dirompente nel panorama videoludico.

Maria Grazia Cosso: Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.