Il nostro secolo trabocca di personalità e rivoluzioni nell’informatica. Tutte oramai fondamentali nel quotidiano, spesso però non siamo pienamente coscienti della loro importanza e delle personalità dietro queste invenzioni. Nel ritratto di oggi parliamo di colui che ha dato vita al World Wide Web: Tim Berners-Lee.
Benvenuti nella nuova sezione “Ritratti” di MisterGadget.Tech, un’entusiasmante esplorazione dei grandi personaggi che hanno plasmato la storia della tecnologia. In questa sezione, vi condurremo in un affascinante viaggio attraverso le vite e le realizzazioni di geni innovatori, visionari che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della tecnologia. Dai pionieri dell’informatica ai visionari dell’elettronica, ogni “Ritratto” sarà un’immersione approfondita nella vita e nel lavoro di coloro che hanno contribuito in modo significativo a plasmare il nostro presente tecnologico. Un omaggio a menti brillanti e a idee rivoluzionarie, “Ritratti” celebra il passato, presente e futuro dell’innovazione tecnologica. Ogni settimana un nuovo ritratto.
Indice
Siamo abituati ad associare le personalità di spicco ai miliardi in banca che pensiamo abbiano, ma non è questo il suo caso. Tim Berners-Lee non è un miliardario. Ha guadagnato cifre significative grazie alla sua invenzione, ma ha scelto di reinvestire la maggior parte dei suoi guadagni in iniziative filantropiche e per promuovere lo sviluppo del web aperto e accessibile a tutti. Questo e tanto altro dietro la sua figura, che potrai conoscere meglio continuando la lettura di questo articolo.
Chi è Tim Berners-Lee?
Timothy John Berners-Lee, nato a Londra l’8 giugno 1955, fin dalla tenera età ha dimostrato un’inclinazione per la matematica e l’informatica. I suoi genitori, entrambi matematici che hanno lavorato al primo computer messo in commercio, il Ferranti Mark I, contribuirono a coltivare il suo interesse per la tecnologia. Ha frequentato l’Emanuel School, un rinomato liceo di Londra, dove ha eccelso in fisica e matematica. Iscritto al Queen’s College dell’Università di Oxford, ha conseguito la laurea in fisica nel 1976, dove, in seguito, costruì il suo primo computer.
Tim è stato cresciuto come anglicano, ma in gioventù si è allontanato dalla religione. Dopo essere diventato genitore, è diventato un unitariano universalista (UU). Movimento religioso nato all’inerno del cristianesimo protestante, i suoi seguaci credono nell’inerente valore e dignità di ogni persona e nella libera e responsabile ricerca della verità e del significato della vita senza imporre dei dogmi religiosi.
Ma tornando a Tim: appassionato di vela, ha persino progettato la sua barca. Occasionalmente utilizza il suo soprannome per riferirsi a se stesso, ovvero Tim Berners-W, ed ama tenere separate la vita privata e quella professionale.
Gli anni al CERN e la nascita del World Wide Web
Nel 1980 trascorse sei mesi, da giugno a dicembre, al CERN il laboratorio europeo di fisica delle particelle a Ginevra, in Svizzera. Li lavorò come consulente nel campo dell’ingegneria del software e realizzò, per uso interno nella diffusione di informazioni fra i diversi centri del CERN, il suo primo software: Enquire. Il programma era in grado di memorizzare informazioni in file che contenevano collegamenti (“link”) sia all’interno che tra file separati, una tecnica che divenne nota come Hypertext (ipertesto).
Tale prototipo, mai pubblicato, formerà la base concettuale per il futuro sviluppo del World Wide Web.
Nel 1984 tornò al CERN per lavorare alla progettazione della rete informatica del laboratorio, sviluppando procedure che consentivano a diversi computer di comunicare tra loro e ai ricercatori di controllare macchine remote. Cinque anni dopo, Berners-Lee elaborò una proposta per la creazione di un sistema globale di documenti ipertestuali che avrebbe utilizzato Internet. Il suo obiettivo era quello di fornire ai ricercatori la possibilità di condividere i loro risultati, le loro tecniche e le loro pratiche senza dover scambiare continuamente e-mail. Al contrario, i ricercatori avrebbero messo tali informazioni “online”, dove i loro colleghi avrebbero potuto recuperarle immediatamente in qualsiasi momento, di giorno e di notte.
Berners-Lee scrisse il software per il primo server Web (il repository centrale per i file da condividere) e il primo client Web, o “browser” (il programma per accedere e visualizzare i file recuperati dal server), tra l’ottobre 1990 e l’estate del 1991. La prima “killer application” del Web al CERN fu l’elenco telefonico del laboratorio: un inizio banale per una delle meraviglie tecnologiche dell’era informatica.
Solid e il W3Consortium
Tim Berners-Lee è cofondatore e CTO di Inrupt.com, una start-up tecnologica che utilizza, promuove e aiuta a sviluppare la piattaforma open source Solid. Solid mira a dare alle persone il controllo e l’autorità sui propri dati, mettendo in discussione molti presupposti sul funzionamento del web.Tecnicamente è un nuovo livello di standard a livello web, che aggiunge caratteristiche mai inserite nelle specifiche originali, come il single sign-on globale (SSO), il controllo universale degli accessi e un’API universale per i dati, in modo che qualsiasi app possa memorizzare i dati in qualsiasi luogo di archiviazione.
Dal 1991 al 1993 Berners-Lee ha evangelizzato il Web. Nel 1994, negli Stati Uniti, ha fondato il World Wide Web (W3) Consortium presso il Massachusetts Institute of Technology’s Laboratory for Computer Science. Il consorzio, in consultazione con altri, si occupa della supervisione del Web e dello sviluppo di standard.
Cosa è il World Wide Web?
Formalmente, il World Wide Web, spesso abbreviato in web o WWW, è uno dei servizi principali di Internet che permette di accedere ad un insieme vastissimo di contenuti (multimediali e non) collegati tra loro attraverso collegamenti ipertestuali (link).
Funziona come una gigantesca ragnatela di informazioni, dove ogni pagina web è un nodo collegato ad altri nodi tramite link. I link permettono agli utenti di navigare tra le pagine web e di scoprire nuove informazioni con un semplice clic del mouse.
Per accedere al World Wide Web è necessario utilizzare un browser web, un software che interpreta il codice HTML (HyperText Markup Language) con cui sono scritte le pagine web e le visualizza sullo schermo del computer.
Una rivoluzione ancora in atto
Risorsa che si può definire ormai a disposizione di tutti, il codice sorgente del web è stato messo all’asta da Sotheby’s a Londra dal 23 al 30 giugno 2021, come token non fungibile (NFT) da Tim. Venduto per 5.434.500 dollari, è stato riferito che il ricavato sarebbe stato utilizzato per finanziare iniziative di TimBL e la moglie Leith.
La creazione di Berners-Lee ha trovato terreno fertile al CERN e ha portato allo sviluppo di diverse tecnologie chiave per il World Wide Web, tra cui HTML (HyperText Markup Language), un linguaggio di markup per la creazione di pagine web. URL (Uniform Resource Locator), un sistema di indirizzamento per identificare risorse web. HTTP (Hypertext Transfer Protocol), un protocollo di comunicazione per la trasmissione di dati sul web.
Tutti termini che sicuramente abbiamo sentito nominare nelle nostre ricerche o semplicemente osservando la pagina web che abbiamo di fronte.
Una personalità del nostro tempo: Tim Berners-Lee oggi
Tim Berners-Lee ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo all’informatica e alla società, tra cui il Premio Turing nel 2016. Ma non solo. Nel 2004 è stato insignito del cavalierato dalla Regina Elisabetta II e del premio inaugurale Millennium Technology Prize (1 milione di euro) dalla Finnish Technology Award Foundation.
L’invenzione del World Wide Web ha avuto un impatto profondo sulla società, trasformando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo, facciamo acquisti e ci informiamo. Ha portato alla creazione di nuove industrie e ha rivoluzionato settori come l’istruzione, l’intrattenimento e il commercio. La sua utilità è indubbio, così come il potere che esercita su di noi e sul nostro modo di concepire le moderne informazioni. Occhio perciò sempre alla disinformazione, mantenere un occhio critico diventa fondamentale per essere figli del web e non sudditi.