Come ogni anno, le novità di Google I/O rappresentano l’evento più atteso dagli sviluppatori del mondo Google, ma anche dagli utenti curiosi di scoprire quali saranno le innovazioni nel software e nei servizi in uscita nei prossimi mesi.
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L’intellgenza artificiale ovunque, il mantra delle novità di Google I/O 2024
Sundar Pichai che ha aperto Google I/O 2024 ha chiarito immediatamente che l’intelligenza artificiale è al cuore di tutte le nuove proposte dell’azienda, in quella che viene chiamata Gemini Era.
La promessa è quella di inserire le funzioni di Gemini in tutti i servizi oggi proposti da Google a ben 2 miliardi di persone. Viene anticipato anche lo sviluppo di Gemini Advanced, che in 3 mesi è stato provato da più di 1 milione di persone.
Con l’uso di Gemini nel mondo della ricerca, sarà possibile fare ricerche con più parole, più articolate, anche partendo dalle immagini.
Con l’uso di AI, per esempio, sarà possibile fare ricerche molto complesse all’interno di Google Photos, dove ora vengono caricate 6 miliardi di immagini ogni giorno. Il servizio Ask Photos arriverà la prossima estate, verosimilmente in inglese, per poi essere diffuso nel resto del mondo.
Gli utenti in tutto il mondo di Gemini Advanced ora avranno accesso a Gemini Pro 1.5, la versione più evoluta del modello di intelligenza artificiale generativa.
La potenza dell’intelligenza artificiale entrerà anche nei servizi di Google Workspace, per facilitare l’uso di alcuni servizi come Gmail e Google Meet, con la sintesi di contenuti molto ampi.
L’intelligenza artificiale potrà anche sintetizzare una serie di documenti, ad esempio quelli usati per attività di studio, trasformandoli in un contenuto audio da ascoltare, come se si seguisse una lezione in classe.
AI Agents e Gemini Flash: cosa sono e come funzionano
Tra le novità Google I/O 2024, molto interessante è il concetto di AI Agents, ovvero un supporto intelligente per agevolare alcune nostre attività quotidiane, come lo shopping e i viaggi.
Google sta lavorando perché questi servizi siano estremamente potenti, con il massimo rispetto della privacy e con la protezione più avanzata possibile dei dati.
Google ha presentato anche Gemini 1.5 Flash, un modello di AI Generativa, che ha bisogno di meno risorse, ma può garantire elaborazioni complesse, perfetto per l’uso in uno smartphone. Le applicazioni pratiche mostrate su smartphone e smart glasses sono onestamente impressionanti, molte di queste funzioni saranno aggiunte all’applicazione di Gemini entro la fine dell’anno.
Come spesso accade al Google I/O sono stati mostrati moltissimi esempi di applicazione di alcune delle capacità dell’AI, come uno strumento per la produzione musicale realizzato in collaborazione con Google ed è stato introdotto Veo, per la generazione di video partendo da prompt di testo.
I video mostrati sono sicuramente interessanti, ma come spesso accade, sarà indispensabile provare nella vita reale le potenzialità del motore generativo per poter esprimere una valutazione davvero attendibile. Non è stato annunciato quando Veo sarà disponibile sul mercato per tutti gli utenti.
Insieme a Veo viene lanciato anche Imagen3, per la produzione di immagini usando l’AI, che promette risultati strepitosi, siamo curiosi di testare sul campo il suo funzionamento.
Le novità nella ricerca di Google
A 25 anni dalla sua nascita, Google affronta la sua evoluzione più profonda nel cuore del suo business, l’attività che ha avviato la storia di un colosso globale, oggi capace di condizionare la nostra vita attraverso i servizi che eroga a milioni di utenti.
Sul tema della ricerca, da mesi, ci sono molte polemiche: Google detiene un potere fuori controllo nella capacità di mostrare agli utenti ciò che vuole, quando vuole, senza alcun tipo di condizionamento esterno o di regola.
Nel corso degli ultimi mesi si sono accese polemiche molto forti sull’evoluzioni del famigerato algoritmo e sul modo in cui proprio in questi mesi ha modificato la distribuzione del traffico, penalizzando gli editori più piccoli e azzerando di fatto il traffico di alcuni siti fortemente specializzati.
In questo contesto, in cui crescono le perplessità circa il modo in cui Google gestisce le ricerche degli utenti, vengono introdotte le novità connesse all’uso dei modelli di AI per l’elaborazione delle risposte.
Il rapporto tra chi crea e contenuti (gli editori) e chi li usa per generare servizi agli utenti (Google) è probabilmente nel punto più basso e bisognerà capire come l’uso dell’intelligenza artificiale possa condizionare gli sviluppi futuri.
Se le pagine di Google offrono tutte le risposte, senza deviare il traffico verso i siti che le alimentano, come sarà possibile sostenere il business degli editori? E se nessuno crea contenuti, chi alimenterà i modelli generativi?
Ecco perché le proposte di Google sul fronte della ricerca combinata con l’intelligenza artificiale sono interessanti, ma aprono grandi interrogativi circa la loro sostenibilità.
Tra le novità più importanti nella ricerca presentate a Google I/O 24 c’è la possibilità di fare ricerche su Google, usando Google Lens con i video.
Gemini è l’alternativa a Copilot
Molte delle funzionalità di Gemini presentate nel corso di Google I/O sono l’alternativa fotocopia di Microsoft CoPilot, in pratica le stesse funzionalità di assistenza, applicate però ai servizi di Google.
Ci sono servizi come il riassunto di contenuti, l’estrazione di dati, il supporto per la produzione di documenti che sono del tutto simili a ciò che Microsoft propone, grazie all’integrazione di ChatGPT dentro Windows 11. Questo non significa che le novità di Google I/O non siano interessanti, ma è giusto per aiutare a capire che tipo di servizi attendersi in futuro da Big G.
Le novità di Android
Quando abbiamo anticipato che le novità di Google I/O 24 sarebbero state tutte basate sull’intelligenza artificiale, non abbiamo scherzato. Anche nel mondo Android, molte delle novità presentate sono basate su Gemini, a partire dalla nuova versione di Circle to Search che permette di cercare facendo un cerchio intorno ad una porzione di testo.
Nell’applicazione Messaggi sarà possibile generare immagini contestuali al contenuto delle conversazioni, all’interno di YouTube sarà possibile estrapolare informazioni dai video senza la necessità di guardarli.
Come già visto anche in versione desktop, Gemini può fare sintesi dei contenuti, ad esempio facendo riassunto di lunghi contenuti di testo. Di fatto, Google ha stressato molto il concetto della presenza di AI nello smartphone, con la capacità di fare calcoli ed elaborazioni on device, grazie al modello Gemini Nano.
Questo significa che le funzionalità sono garantite anche quando non c’è rete e la latenza per le risposte è ridotta al minimo.
Le novità presentate a Google I/O 2024 verranno distribuite nelle prossime settimane, mentre Circle to Search con il test è disponibile già da oggi.