Recensione POCO F6 Pro, questo sì che è un best buy

Luca Viscardi23 Giugno 2024
POCO F6 pro

La recensione di POCO F6 Pro può servire a chiarire qualche dubbio su questo marchio della galassia Xiaomi, che di solito cerca di combinare alcune specifiche premium con altri dettagli da gamma intermedia, il tutto ad un prezzo estremamente aggressivo.

POCO F6 Pro
POCO F6 Pro è un vero best buy, pur non essendo uno dei migliori prodotti in circolazione, perché l’esperienza d’uso è solida, affidabile e soddisfacente, anche se ci sono diverse aree con margini di miglioramento notevoli.
Pro
+ Ottimo display
+ Fotocamera buona
+ Prestazioni di buon livello
+ Prezzo competitivo
Contro
– Non c’è ricarica wireless
– Batteria discreta, ma non esaltante
– Il processore tende a scaldarsi molto



Design e specifiche

POCO F6 Pro è il fratello segreto ma non troppo di Redmi Note 13 Pro, rispetto al quale presenta specifiche tecniche migliori, ma un design praticamente identico.

A suo interno ci sono componenti di buon livello a partire dal suo display AMOLED, che oltre ad avere una definizione elevata ha anche una luminosità notevole. Ottima l’esperienza d’uso con contenuti multimediali grazie agli altoparlanti stereo, che raggiungono un buon livello di volume, anche se hanno una definizione del suono molto bassa.

Rispetto al modello base, POCO F6 presenta una struttura in metallo con la parte posteriore in vetro, per cui è stata scelta una trama marmorizzata, che potrebbe polarizzare le opinioni. Il peso notevole è perché siamo oltre i 200 g con uno spessore di ben 8,1 mm. All’interno della scatola c’è una cover in dotazione, mentre all’interno dello smartphone ci sono 5G, wifi 7, Bluetooth 5.3, NFC, GPS il connettore USB C.

POCO F6 pro

Display

Per quanto riguarda lo schermo da 6,67″, vale la pena sottolineare la definizione è davvero elevata di 3200 x 1440 pixel, con una luminosità di Pico molto elevata, addirittura 4.000 nits.

Lo schermo è sempre leggibile, anche alla luce diretta del sole, riproduce i colori in modo vivo e estremamente gradevole.

Recensione POCO F6 Pro, questo sì che è un best buy

Hardware e prestazioni

Xiaomi ha fatto una scelta curiosa con POCO F6: ha deciso di usare il processore Snapdragon 8 Gen 2, ovvero il top di gamma dello scorso anno, aggiungendo ben 12 GB di RAM e memoria che può essere da 256 o 512 GB, ma può spingersi ad addirittura ad 1 TB.

Le prestazioni sono assolutamente affidabili, ma non possiamo ignorare il fatto che appena messo sotto sforzo il processore si scaldi tantissimo e che il calore sia fortemente percepibile quando si impugna il telefono.

Batteria

Presenta una batteria da 5.000 mAh, che fatica però un po’ a tenere il passo, quando si usa il telefono per per il gaming o per attività che sollecitano molto il processore, come la navigazione satellitare. Fortunatamente, e il caricabatterie da 120 W rende immediata la ricarica ricarica, bastano 10 minuti per superare il 50% di autonomia.

Non c’è la ricarica wireless, ma in questa fascia di prezzo è una variabile che si può accettare.

POCO F6 pro

La fotocamera

Lo smartphone POCO F6 presenta una configurazione con tre fotocamere posteriori ed una anteriore, con queste specifiche tecniche:

  • 50 mpx F/1.6 OIS
  • 8 mpx F/2.2 grandangolo
  • 2 mpx macro
  • 16 mpx selfie cam

Per descrivere le fotocamere di questo tipo di smartphone di solito abbiamo una sorta di copia e incolla ideale, perché funzionano tutti allo stesso modo. Nel caso di POCO F6 Pro, però, dobbiamo fare un’eccezione, perché siamo rimasti piacevolmente stupiti dal comparto fotografico, che con il sensore principale riesce ad ottenere foto di buon livello anche quando c’è poca luminosità.

Le altre due fotocamere servono più per il contorno che per la sostanza, ma comunque anche il grandangolo offre risultati discreti. Siamo pronti a premiare in sala mensa chi usa la camera macro più di due volte nell’arco di vita di un cellulare.

Fotocamera frontale assolutamente nella media, con una qualità discreta, così come buoni sono video girati con la fotocamera posteriore, che arrivano a 4K con 30 frame al secondo.

POCO F6 pro

Software

Potremmo dire di essere assolutamente soddisfatti dal sistema operativo HyperOS di Xiaomi, che viene montato su POCO F6 Pro, se non fosse tempestato di bloatware, software che non userete mai e che vengono inseriti solo per accordi commerciali. Quello di cui stiamo parlando è probabilmente l’aspetto peggiore di questo smartphone, che in generale ci ha comunque soddisfatti.

Rimane sempre l’ibridazione che Xiaomi ha deciso di abbracciare tra il mondo di Google e quello di iPhone, che a volte risulta un po’ strano da utilizzare, ma probabilmente è un effetto che subisce solo chi è abituato ad usare iPhone. coloro che non hanno mai usato un iPhone, o che provengono da altri smartphone Android, questa sorta di via di mezzo non sarà comunque un problema.

Facciamo invece appello a chiunque possa intervenire per eliminare tutte le applicazioni spazzatura che vengono infilate in questo cellulare.

POCO F6 pro

Quanto costa POCO F6 Pro?

Siamo stati avvisati, in tempi non sospetti, circa la pericolosità dei giochi di parole fatti con il nome di questo cellulare quando si parla di prezzo. In effetti, bisognerebbe togliere la tastiera a tutti quelli che ancora scherzano su questo brand quando si arriva a parlare di posizionamento di prezzo.

POCO F6 Pro aveva un prezzo eccezionale in fase di lancio, di 499 €, che ora sarebbe tornato ufficialmente a 579,90 €, ma in realtà basta esplorare un po’ la rete per trovare proposte estremamente competitive, addirittura inferiori a quello che avrebbe dovuto essere il miglior prezzo possibile all’esordio sul mercato. Con una rapida ricerca abbiamo trovato POCO F6 Pro a 460 euro, bisogna presupporre che sarà facile trovare ulteriori offerte sul mercato nelle prossime settimane.

Recensione POCO F6 Pro, le conclusioni

Chi ha acquistato questo smartphone al momento del lancio ha fatto davvero un buon affare, ora il prezzo rimane competitivo, ma ci sono tante alternative sul mercato con prezzi altrettanto interessanti.

La scelta di utilizzare il miglior processore dello scorso anno, mettendolo dentro uno smartphone con prezzo aggressivo, secondo noi è particolarmente azzeccata, perché questo chip “tiene botta” anche a distanza di qualche mese dal suo esordio sul mercato.

Dal punto di vista del suo design questo telefono non ci fa battere particolarmente il cuore, ma l’esperienza d’uso è affidabile. Rimane il dubbio su cosa faremmo se fossimo alla ricerca di un cellulare con un prezzo intorno ai 500 €, sapendo che alla stessa cifra si può comprare Nothing Phone 2, lo smartphone più originale del mercato. A te la decisione.


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