Google vs Gemini: cosa cambia e come utilizzarli

Laura Fasano18 Luglio 2024
google gemini vs google differenze

Pur essendo “figli” della stessa azienda, Google Search (motore di ricerca) e Gemini, la nuova intelligenza artificiale di casa Google, sono due strumenti molto diversi tra loro. Ecco cosa sono, in cosa si differenziano e come utilizzare al meglio l’uno o l’altro.



Stare al passo con tutti i cambiamenti e le innovazioni che ci coinvolgono ogni giorno non è semplice, per questo anche a te potrebbe esser capitato di confondere Google Search e Gemini. Nell’ultimo periodo abbiamo sentito diverse volte qualcuno affermare che “ormai utilizza solo Gemini e non più la classica ricerca di Google”… niente di più sbagliato! I due strumenti sono molto diversi tra loro, con presupposti tecnici e obiettivi differenti, per questo non ancora interscambiabili.

Ecco tutto quello che dovresti sapere prima di utilizzare il motore di ricerca di Google o la sua intelligenza artificiale generativa, tra differenze, funzioni e casi d’uso.

Cos’è Google Search: caratteristiche del motore di ricerca

Google è una delle grandi Big Tech, fondata nel 1997 da Larry Page e Sergey Brin mentre erano studenti alla Stanford University. Google Search è il prodotto principale di Google, quello più conosciuto e probabilmente utilizzato in tutto il mondo. Il motore di ricerca che ha rivoluzionato il modo in cui accediamo alle informazioni online. Attraverso un algoritmo complesso che analizza miliardi di pagine web, Google ci offre risultati pertinenti alle nostre ricerche, permettendoci di trovare ciò che cerchiamo in modo rapido e semplice.

Ecco le sue caratteristiche che negli abbiamo imparato a conoscere:

  • Indice vastissimo: Google vanta il più grande indice di pagine web al mondo, garantendo un’ampia gamma di risultati per ogni ricerca (quante pagine per una sola parola?). Capace di leggere e analizzare miliardi di pagine web, fornisce risultati pertinenti in millisecondi.
  • Interfaccia intuitiva: l’interfaccia di Google Search è semplice e intuitiva, utilizzabile anche per gli utenti meno esperti. Basta inserire una o più parole chiave per ottenere ciò che stiamo cercando, in forma scritta, vocale e, oggi, anche visuale direttamente dalle nostre foto.
  • Algoritmi di ricerca: gli algoritmi di Google sono estremamente sofisticati e utilizzano tecnologie di machine learning per migliorare continuamente la rilevanza e l’accuratezza dei risultati di ricerca (sulla base delle previsioni di ciò che, secondo le nostre abitudini e preferenze, potremmo trovare più utile e interessante).
  • Output: il suo obiettivo è fornire informazioni utili raccogliendo ciò che già esiste online, per questo ci restituisce link a siti web, immagini e video.
google search motore di ricerca.jpg

Come utilizzare Google Search: funzioni utili

Per accedere a Google Search basta accedere a google.com e il gioco è fatto. Tra le sue funzioni più comuni o utili troviamo:

  • Ricerca per parole chiave: inserendo parole chiave pertinenti nella barra di ricerca, Google ci mostrerà i risultati più rilevanti.
  • Ricerca per immagini: caricando un’immagine o foto o inserendo un URL, Google ci aiuterà a trovare immagini simili o correlate.
  • Ricerca di notizie: Google Search ci permette di rimanere aggiornati sugli eventi attuali, filtrando le notizie per fonte, data e argomento.
  • Ricerca locale: Google Search ci aiuta a trovare attività commerciali, ristoranti e altri luoghi di interesse nella nostra zona.
  • Ricerca avanzata: offre strumenti di ricerca avanzata che permettono agli utenti di affinare i risultati. Utilizzando operatori di ricerca come “site:”, “filetype:”, e “inurl:”, è possibile trovare informazioni molto specifiche. Ad esempio, cercando “filetypemachine learning”, Google mostrerà solo documenti PDF pertinenti al machine learning.
  • Google Scholar: consente di cercare articoli scientifici, tesi, libri e brevetti. Gli utenti possono accedere a un vasto database di letteratura accademica e ottenere citazioni bibliografiche per i propri lavori.

Cos’è Gemini? Caratteristiche dell’intelligenza artificiale

Motori di ricerca e piattaforme di intelligenza artificiale sono ormai strumenti fondamentali che modellano il modo in cui accediamo alle informazioni e interagiamo con i dati. Gli utenti abituati a Google Search potrebbero aspettarsi che Gemini funzioni allo stesso modo, con tanto di frustrazione quando si trovano di fronte a modalità di ricerca diverse e, addirittura, informazioni sbagliate o poco coerenti.

Gemini, presentato da Google nel 2024, rappresenta un passo avanti significativo nel campo dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un Language Learning Model (LLM), dotato di capacità di elaborazione del linguaggio naturale e di apprendimento automatico evolute, che vuole trasformare il modo in cui interagiamo con le informazioni online.

Il suo obiettivo principale è stimolare la creatività e accelerare la produttività delle persone tramite la generazione di contenuti. Inventa e crea, quindi, qualcosa di nuovo.

Gemini è progettato per essere un assistente AI versatile, in grado di comprendere e generare testo in modo naturale, aiutando gli utenti in una vasta gamma di attività.

Tra le sue principali caratteristiche ci sono:

  • Comprensione profonda del linguaggio: Gemini è in grado di comprendere il linguaggio naturale in modo più profondo rispetto ai tradizionali motori di ricerca, cogliendo sfumature e intenzioni dell’utente.
  • Interazione naturale: la capacità di comprendere il contesto e di rispondere in modo coerente e pertinente rende Gemini particolarmente utile per interazioni simili a quelle umane, come la generazione di idee e il supporto decisionale.
  • Versatilità: Gemini può essere utilizzato per una varietà di compiti, inclusa la scrittura di testi, la traduzione, la generazione di codice, la creazione di contenuti creativi, e la fornitura di informazioni e risposte a domande complesse.
  • Integrazione: Gemini oggi è integrato in diverse applicazioni dell’ecosistema, come Google Drive e su alcuni smartphone Android. Ad esempio, possiamo chiedergli di analizzare un documento di Google Docs per riassumerlo o rielaborarlo con un particolare tone of voice.

Come utilizzare Gemini: funzioni utili

Per accedere basta accedere al sito Gemini e fare login con il proprio account Google, tramite desktop o applicazione su smartphone. Come anticipato, le funzioni dell’AI Gemini sono più legate al mondo della creatività e della produttività. Possiamo immaginarlo come un assistente virtuale pronto ad aiutarci con le attività quotidiane.

  • Scrittura di testi: una delle funzioni principali di Gemini è la capacità di generare testi. Che si tratti di un articolo, di una descrizione di prodotto, di un’email o di un racconto, può aiutare a creare contenuti di alta qualità rapidamente. Basta fornire un prompt dettagliato e Gemini genererà (nella maggior parte dei casi) di un testo coerente e pertinente.
  • Assistenza linguistica: Gemini è utile per la traduzione e l’assistenza linguistica. Può tradurre testi in diverse lingue con precisione e può aiutare a correggere la grammatica e lo stile di scrittura, rendendoli più fluidi e professionali.
  • Generazione di codice: può generare frammenti di codice in vari linguaggi di programmazione. Basta descrivere la funzione desiderata e Gemini fornirà il codice corrispondente, oppure inserire un pezzo di codice per migliorarlo o cercare eventuali errori.
  • Supporto decisionale e brainstorming: grazie alla sua capacità di analizzare e sintetizzare grandi quantità di informazioni, Gemini può essere utilizzato per supportare processi decisionali complessi. Può fornire analisi dettagliate, riassumere documenti lunghi e offrire consigli basati su dati. Inoltre, è particolarmente forte con i brainstorming e per combatter l’effetto del “foglio bianco”. Provate, ad esempio, a chiedere potenziali temi da toccare per una ricerca sull’intelligenza artificiale.

Sebbene entrambi siano strumenti potenti, Google e Gemini servono a scopi diversi e si differenziano notevolmente nelle loro funzionalità e applicazioni. È bene capire che uno non si sostituisce all’altro: entrambi vanno di pari passo e hanno obiettivi diversi.


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