Dopo l’Iphone è un altro il prodotto destinato a cambiare il mondo della tecnologia, uno strumento avanzato mai lanciato prima d’ora.
In un momento storico di grande fermento per il lancio del nuovo iPhone e l’attesa per il tecnologico S25 di Samsung, sorprende sentire una frase molto particolare: è tempo di dire addio allo smartphone. Come questo ha rivoluzionato il settore portando ad un rinnovamento senza precedenti, è chiaro anche il futuro è aperto e potrà portare una moltitudine di variazioni significative.
Dopo il lancio c’è stato un boom di richieste in pochissime ore, è chiaro che tutti lo stanno comprando e tutti lo vogliono ma è essenziale capire bene a cosa serve, come si usa e perché è destinato a stravolgere il mercato e tutto ciò che sappiamo oggi.
Nuovo strumento tecnologico che stravolge il mercato: rabbit
Oggi si sente parlare di smartphone con intelligenza artificiale e già questo sembra un enorme passo per il futuro. Questo nuovo dispositivo, pronto a sostituire lo smartphone, in realtà viaggia ben oltre ed è spettacolare. È stato ideato dall’azienda con il chiaro intento di portare qualcosa di iconico sul mercato e la partenza ha dato i suoi frutti.
Il primo modello è Rabbit R1, dispositivo Ai autonomo che costa anche relativamente poco e che un domani varrà oro colato visto che va a modificare per sempre il settore. È piccolo, sembra un gadget, ma ha un assistente integrato. Processore da 2.3 GHz, 4 Gb di memoria, 128 Gb di archiviazione, costa meno di 200 euro ed è leggero, con pulsanti rapidi.
Secondo il CEO di Microsoft è “Una delle dimostrazioni più impressionanti che abbia mai visto dopo il lancio dell’iPhone da parte di Steve Jobs“. Questo lascia essenzialmente capire le sue capacità. Piccolo, quadrato, sta in una mano, è di colore rosso ed è stato progettato dalla Rabbit Tech con un’azienda svedese. Ma a cosa serve? Questo strumento è in grado di capire le richieste, quindi interfacciarsi autonomamente con il web e dare risposte. Una sorta di mini computer alternativo. Si possono fare domande, dare compiti, chiedere soluzioni. Il tutto viene fatto dall’Ai che in pochi secondi riesce ad elaborare la richiesta.
Molti non sanno ancora di cosa si tratta eppure è già super richiesto, si trova facilmente online e sembra essere solo il principio di una linea incredibile di dispositivi che potrebbero presto portare alla morte degli smartphone, almeno come li conosciamo oggi.