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iPhone super costosi, ma sai quanto costa veramente ad Apple produrli? La cifra ti stupirà

Gli iPhone hanno costi veramente impegnativi e molti si chiedono come mai il prezzo sembri aumentare progressivamente.

Sicuramente ci sono elementi che costano e questo spiega in maniera piuttosto ovvia il costo finale, ma cosa fa lievitare ulteriormente il prezzo? Da un’analisi molto dettagliata è possibile capire con attenzione quelli che sono i costi di produzione.

Questo è fondamentale perché permette anche di fare un rapido confronto tra quello che è il prezzo effettivo di costo del prodotto e quello che è invece il prezzo di vendita, comprendendo così qual è la differenza e anche il motivo.

Quanto costa un iPhone ad Apple: le cifre che nessuno si aspettava

Che il colosso di Cupertino sia ormai in grado di sfornare prodotti prodigiosi è cosa piuttosto chiara ma altra cosa sono le cifre, quando si parla dunque di materiali e non solo di aspettative elevate, dettagli e questioni che prescindono dal mercato. TD Cowen ha effettuato un’analisi per capire quali sono i costi pagati per singolo pezzo. Nello specifico è stato valutato e comparato l’iPhone 16 Pro Max con modelli precedenti quindi l’iPhone 15 Pro Max. La prima questione interessante è che tra i due c’è uno scarto produttivo di circa 30 dollari, quindi non una cifra veramente impegnativa.

Quanto costa veramente un iPhone (mistergadget.tech)

Guardando ai componenti presi e utilizzati, quelli più costosi sono display e fotocamera, che hanno un prezzo totale di 80 euro per ciascun iPhone. Anche la memoria interna ha un costo notevole e soprattutto ha subito un aumento, in particolare la RAM. In tutto il prezzo finale è di 485 dollari, mentre per il suo predecessore, 453 dollari. Oltre al modello Pro c’è anche l’analisi per quello base, questo costa ad Apple ben 416 dollari, il precedente ne costava 395. Anche su questo il display è la parte più costosa, idem la memoria e il nuovo chip che costa ben 45 dollari.

Nonostante l’iPhone 16 abbia fatto il suo ingresso da poco sul mercato, quello che si evince è che non c’è un vero e proprio boom di vendite. Forse qualcuno si aspettava di più tanto da giustificare una cifra del genere, altri magari pensavano che ci sarebbe stata la svolta del secolo e poi non c’è stata ma sicuramente questi dati sono tangibili offrono un quadro chiaro di cosa si compra e soprattutto cosa si sta realmente pagando, soprattutto in relazione ai costi veramente notevoli che sono previsti nei negozi per aggiudicarsi uno di questi prodotti.

Valentina Giungati

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Valentina Giungati

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