Sapete quanto costa fare il pieno di carburante a un aereo? Probabilmente, la cifra vi sorprenderà. Gli aeromobili continueranno ad operare ancora a lungo con i tradizionali combustibili fossili, il cui prezzo è notevolmente aumentato negli ultimi anni, facendo lievitare anche i costi di volo. Questo incremento non ha colpito solo gli automobilisti, ma anche chi viaggia in aereo, contribuendo all’aumento delle tariffe dei biglietti.
Il costo del carburante per un aeroplano varia significativamente, influenzato da quattro principali fattori: il tipo di velivolo, la distanza da percorrere, le condizioni atmosferiche e il peso totale dell’aereo. Non sorprende quindi che anche i voli low-cost siano diventati più costosi, salvo rare promozioni.
Ogni tipo di aereo richiede una quantità diversa di carburante a seconda del modello e della tratta da coprire. Per esempio, un motore a reazione può consumare fino a un chilogrammo di carburante al secondo, il che equivale a circa 1,25 litri. Questo dato evidenzia come sia complicato determinare con precisione quanto spendono le compagnie aeree, anche se una stima approssimativa viene fatta già prima di mettere in vendita i biglietti per un volo.
I consumi di carburante e l’impatto ambientale
L’aviazione è uno dei settori con il maggiore impatto ambientale in termini di emissioni di CO2. A livello nazionale ed europeo, i consumi medi risultano spesso superiori rispetto ai voli intercontinentali, e ciò è dovuto principalmente alla frequenza dei decolli e atterraggi, fasi durante le quali si consuma la maggior parte del carburante. Il decollo richiede una quantità di energia significativa, e quindi di carburante, così come l’atterraggio, momenti in cui i motori sono sollecitati maggiormente.
Il carburante utilizzato dagli aerei è il cherosene, una miscela liquida di idrocarburi incolore e altamente infiammabile. Questo combustibile è essenziale per alimentare i potenti motori degli aeromobili, e proprio come per le automobili, i consumi dipendono da diversi fattori. Ad esempio, un aereo che vola ad alta quota e a velocità costante consuma meno rispetto a un aereo che effettua decolli e atterraggi frequenti o che affronta condizioni atmosferiche avverse.
L’efficienza dei moderni aeromobili
Proprio come accade per le automobili, gli aerei moderni tendono a consumare meno carburante rispetto a quelli più vecchi. Per esempio, un Boeing 747 di ultima generazione è molto più efficiente dal punto di vista del consumo rispetto ad un vecchio velivolo destinato a voli nazionali brevi. Un altro esempio è l’Airbus A380, considerato uno dei giganti dei cieli: grazie alle sue innovazioni tecnologiche, è in grado di trasportare centinaia di passeggeri con un consumo per passeggero relativamente contenuto, nonostante l’enorme capacità di carico.
Prendiamo come esempio un volo intercontinentale da New York a Milano, che copre una distanza di oltre 6.000 km. In una tratta come questa, un aereo può consumare più di 63.000 litri di cherosene, con una media di 19 litri per miglio nautico, ovvero circa 1,8 km. Tradotto in termini più pratici, ogni passeggero consuma circa 158 litri di carburante, mentre le emissioni di CO2 per persona raggiungono i 4.000 kg.
Il costo del carburante e le cifre impressionanti
Il prezzo del cherosene oscilla attorno a 1,50 € al litro, una cifra che può sembrare relativamente modesta se paragonata ad altri tipi di carburante, ma il volume necessario per riempire i serbatoi di un grande aereo commerciale è colossale. Ad esempio, per un Airbus A380, che può trasportare fino a 310.000 litri di carburante, il costo di un pieno può raggiungere circa 465.000 €. Questo rende evidente il motivo per cui il costo del carburante rappresenta una voce di spesa così importante per le compagnie aeree, incidendo direttamente sui prezzi dei biglietti.
Prospettive future
Con l’aumento della consapevolezza sull’impatto ambientale dell’aviazione, molte compagnie aeree stanno esplorando alternative più sostenibili, come l’adozione di biocarburanti o lo sviluppo di aeromobili a propulsione elettrica o ibrida. Tuttavia, la transizione verso questi nuovi modelli è ancora lenta e complessa, sia per i costi elevati di sviluppo che per le sfide tecnologiche legate a questa trasformazione. Nel frattempo, i carburanti tradizionali continueranno a dominare il mercato, mantenendo i costi del volo elevati.