Vi capita mai di trovarvi in una situazione in cui un nuovo acquisto cambia profondamente le vostre abitudini? Mi sta succedendo con l’iPhone 16 Plus, ed è un problema.
Un problema che non avrei mai pensato di dover affrontare: mi sta piacendo così tanto che non riesco più a guardare gli altri smartphone con gli stessi occhi. Non è che Galaxy S24 Ultra o Pixel 9 Pro siano diventati improvvisamente peggiori, anzi: sono due dei migliori smartphone Android in circolazione. Ma c’è qualcosa nell’esperienza con l’iPhone 16 Plus che mi sta conquistando in modo particolare, al punto da rendere difficile tornare indietro.
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La semplicità che cambia tutto
Partiamo da quello che è forse l’aspetto più impattante: l’usabilità complessiva. Utilizzare l’iPhone 16 Plus è incredibilmente “easy”. Non parlo solo del design intuitivo e della fluidità del sistema, che in fondo sono aspetti che si danno per scontati in un iPhone.
Parlo di una combinazione di fattori che vanno dalla durata della batteria, alla velocità delle applicazioni, fino all’integrazione perfetta tra hardware e software. Sembra tutto studiato per eliminare ogni possibile frustrazione, ogni piccolo rallentamento che si può incontrare durante la giornata.
Con il Galaxy S24 Ultra, ad esempio, ho uno schermo mozzafiato, materiali di costruzione super premium, e una serie di caratteristiche che oggettivamente sono al top del settore. Ma ci sono piccoli aspetti, come l’utilizzo del client email o della dettatura vocale, dove l’iPhone 16 Plus si prende un bel vantaggio.
Con lo smartphone di Apple, le email, che sono una parte essenziale della mia giornata, vengono gestite in modo impeccabile e senza intoppi. La dettatura vocale è precisa, fluida e si integra benissimo con le altre funzionalità del sistema. Queste sono cose che forse non si notano nelle specifiche tecniche, ma che fanno davvero la differenza nell’uso quotidiano.
La batteria che non finisce mai
Un altro aspetto che non posso non menzionare è la durata della batteria. Con l’iPhone 16 Plus, ho una batteria che sembra non finire mai. Quando usavo altri smartphone, anche di alta gamma, mi trovavo spesso a dover fare attenzione ai consumi, specialmente verso la fine della giornata.
Con l’iPhone 16 Plus, questa preoccupazione è quasi sparita: arrivo a fine serata con ancora una buona percentuale di carica. Questo è un elemento che cambia il modo in cui utilizzo il telefono, dandomi una libertà a cui non voglio più rinunciare.
Anche il Pixel 9 Pro, che è un campione per quanto riguarda la fotocamera, non riesce a darmi la stessa tranquillità. Certo, le sue immagini sono spettacolari, e non c’è dubbio che Google abbia fatto un lavoro incredibile con l’intelligenza artificiale per il post-processing delle foto. Ma è la costanza e l’affidabilità della batteria dell’iPhone 16 Plus che mi tiene legato a questo dispositivo.
Intelligenza artificiale: quanto la usiamo davvero?
A proposito di intelligenza artificiale, trovo interessante riflettere su quanto effettivamente ne abbiamo bisogno. Dopo le prime settimane di entusiasmo per le nuove funzionalità, mi chiedo quanto spesso mi capiti di dover eliminare una persona da una foto o di correggere un dettaglio con l’IA. Non sto dicendo che non siano funzionalità utili, ma quanto spesso ne facciamo davvero uso nel quotidiano? Nel mio caso, la risposta è: meno di quanto pensassi.
Il Pixel 9 Pro è imbattibile per quanto riguarda la fotocamera, su questo non c’è dubbio. Ma è proprio nella semplicità dell’elaborazione che l’iPhone vince. Fare un video o una foto con l’iPhone 16 Plus e poi modificarli è un processo senza intoppi, veloce e piacevole. Non devo pensare troppo, non devo armeggiare con impostazioni o app terze. Tutto è già lì, pronto e facile da usare. E questo fa davvero la differenza quando si tratta di condividere contenuti in modo rapido e senza stress.
La sfida del display: 60 Hz vs 120 Hz
Un altro punto di confronto è il display. Galaxy S24 Ultra ha un display eccezionale, con un refresh rate di 120 Hz che rende tutto estremamente fluido. Ma, sinceramente, quante volte questa differenza è davvero percettibile? Se metti un iPhone 16 Plus accanto a un dispositivo Android con un refresh rate superiore, certo, noti che lo schermo dell’iPhone è “solo” a 60 Hz. Ma nel momento in cui usi esclusivamente l’iPhone 16 Plus, sfido chiunque a cogliere realmente questa differenza nel normale utilizzo di tutti i giorni.
Questa riflessione mi porta a pensare a quanto spesso ci facciamo influenzare da specifiche tecniche che, in fondo, hanno un impatto minimo sull’esperienza reale. Per quanto riguarda me, la fluidità del sistema operativo e l’ottimizzazione di iOS 18 rendono questo aspetto quasi del tutto trascurabile.
La soddisfazione è nella semplicità
Alla fine, quello che sto cercando di dire è che, per quanto io apprezzi la qualità assoluta di molti smartphone Android in circolazione, l’iPhone 16 Plus mi ha conquistato con la sua semplicità. Tutto funziona esattamente come dovrebbe, senza bisogno di configurazioni complicate o di dover passare ore a ottimizzare le impostazioni per ottenere il meglio. La velocità del software, la facilità d’uso e la completezza delle applicazioni sono tutti elementi che si sommano per offrire un livello di soddisfazione che non avevo mai provato prima.
Mi rendo conto che possa sembrare un’opinione di parte, ma è la mia esperienza quotidiana che parla. Uso ancora altri dispositivi, e non posso fare a meno di ammirare il lavoro che aziende come Samsung e Google stanno facendo con i loro top di gamma.
Il Galaxy S24 Ultra ha uno schermo incredibile e materiali di costruzione che lo fanno sembrare un oggetto di lusso. Il Pixel 9 Pro scatta foto che pochi altri smartphone possono avvicinare. Ma quando si tratta di mettere insieme tutte queste caratteristiche in un’unica esperienza utente coesa e priva di frustrazioni, l’iPhone 16 Plus mi sta facendo dimenticare tutti gli altri.
Un problema che non pensavo di avere
E così, mi trovo con un “problema” che non avevo preventivato. Non è che gli altri smartphone siano peggiori: è che l’iPhone 16 Plus mi ha alzato l’asticella in termini di esperienza d’uso. La durata della batteria, la qualità delle chiamate, l’integrazione delle app e la semplicità con cui posso gestire ogni aspetto della mia giornata mi fanno venir voglia di usarlo sempre di più, e rendono più difficile tornare agli altri dispositivi.
Non c’è nulla di definitivo in questa esperienza e so che la tecnologia cambia rapidamente. Chissà, magari tra qualche mese sarò qui a scrivere di come un nuovo dispositivo Android abbia finalmente trovato la ricetta giusta per superare l’iPhone anche nell’usabilità quotidiana. Ma per ora, il mio iPhone 16 Plus è la scelta che mi sta dando il maggiore livello di soddisfazione. E questo, per me, è tutto quello che conta, più delle aride schede tecniche.