Quando ti rubano lo smartphone c’è una cosa che prima di tutte va fatta per ragioni di sicurezza ma tutti sbagliano.
È fondamentale avere queste informazioni anche se non è mai accaduto, perché potrebbe purtroppo accadere, anche a un conoscente, a un amico, e almeno ci sarebbero gli strumenti fondamentali per sapere cosa fare.
Oggi gli smartphone sono tutto, quindi ogni cosa passa per una applicazione, da un lato quelle bancarie, da un altro quelle operative, ci sono i dati personali, le password, foto e video privati. Ogni cosa è sullo smartphone. Quindi subire un furto non è una questione solo di perdita economica ma genera una serie di difficoltà che sono ben più significative.
Smarthpone rubato, cosa fare subito
Ovviamente in caso di furto il pericolo è che i malintenzionati possano accedere ai conti bancari, effettuare acquisti non autorizzati, usare le credenziali ovunque, prelevare fondi. Per provare a ritrovare il telefono si può chiamare al numero, magari se è stato smarrito qualcuno lo avrà trovato, usare un sistema di tracciamento come quello di Apple, bloccare subito il telefono così da impedire l’accesso.
Nel momento in cui si è certi che il telefono sia stato rubato allora bisogna agire tempestivamente, prima di ogni altra cosa va bloccato il telefono e quindi cancellare tutto quanto presente sul dispositivo. Per farlo occorre andare da remoto sull’app di ricerca del telefono ed eseguire le due procedure. In questo modo da un lato l’hacker avrà bisogno di molto più tempo per accedere, inoltre le informazioni personali saranno in salvo.
Quindi successivamente cambiare subito tutte le password memorizzate, chiamare il fornitore di servizi e chiedere di bloccare il numero o trasferirlo, quindi chiamare la banca, bloccare la scheda o farlo direttamente da App almeno fino a nuova comunicazione. Bloccare tutte le carte, anche quelle digitali, è facile anche prelevare denaro avendo solo il telefono. Avvisare tutti i propri contatti e quindi effettuare formale denuncia alla polizia.
Certo, molti hanno come primo input proprio quello di andare alle forze dell’ordine ma quelle di prima sono tutele essenziali che richiedono tempestività, non attesa. Bisogna essere immediati, veloci, non perdersi d’animo. Male che vada i dati sono in cloud e si recuperano, tutte le chat e le foto sono al sicuro, le carte bancarie si possono sbloccare in pochi click quindi è una questione che non ha implicazioni, avvisare i contatti nemmeno. Con questi gesti si evitano le spiacevoli conseguenze.