Su tutti i siti per adulti cambiano le nuove regole, dal 2025 saranno fruibili solo previo riconoscimento per attestare la maggiore età.
Un blocco deciso, necessario e puntuale che cambia per sempre quel modello di contenuti e di fruibilità aperta che c’è stato fino ad oggi e che sarà disponibile negli ultimi mesi dell’anno. Non sarà più possibile cliccare semplicemente su “accetta” come è sempre stato fatto solo per appurare di avere la maggiore età.
Ora servono le prove e questo pone una barriera effettivamente concreta a tutela dei minori e di quanti non avrebbero libero accesso a quei contenuti. Sicuramente un nuovo registro, la situazione cambia, ci sono più controlli e questo vuol dire però che vi sono anche più tutele verso gli utenti, i soggetti a rischio e le categorie a cui porre maggiore attenzione.
Siti per adulti: scatta il blocco, si accede solo previo riconoscimento
Una notizia forse inaspettata, cambiano le regole e lo fanno anche per i siti per adulti, questo vuol dire che l’Italia gioca una restrizione sulla fruizione dei contenuti, una trasformazione che mai c’era stata prima d’ora in questo settore.
La decisione è ormai presa, come stabilito dall’Agcom a partire dal 2025. Le nuove linee guida sono volte a contenere i contenuti dannosi, quindi si parla anche di gioco d’azzardo e simili. Sarà obbligatorio effettuare la verifica per poter entrare sui relativi siti, quindi rispetto a prima non basterà solo cliccare su “ho più di 18 anni” ma servirà una prova effettiva di quello che si sta dicendo.
Al principio si era parlato dello SPID come sistema di vera e propria autenticazione, poi la questione è cambiata dal momento che l’AGCOM ha deciso di far procedere i fornitori come ritengono, quindi avendo la libertà di scegliere il proprio sistema di autenticazione per l’età.
“L’abbiamo fatto per attuare una legge nazionale, che si riferiva ai soli siti porno. Abbiamo visto però che anche l’Europa, nel regolamento Digital Services, prevede l’obbligo di verifica dell’età a tutela dei minori.” riportano ufficialmente. In questo modo il modello del doppio anonimato garantirà la sicurezza degli utenti ma anche delle piattaforme. Nessuno saprà per quale sito si richiede la verifica quindi non va a minare la privacy ma è una tutela nei confronti dei minori.
Tra le opzioni vi sono lo SPID, la carta di identità elettronica e presto anche IT Wallet. Potranno essere integrati anche altri sistemi previsti dai singoli gestori. L’AGCOM andrà anche a monitorare l’evoluzione tecnologica in questo senso e anche la protezione delle parti.