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Streaming a prezzo stracciato? Ora puoi, anche se nessuno lo dice il sistema c’è ed è legale

Dopo l’ultimo annuncio di Netflix circa l’aumento degli abbonamenti, torna in auge una questione che riguarda tutti, come risparmiare.

Ormai è chiaro che la tv standard non basta più, siamo a caccia continua di contenuti, serie tv, film. Parlare della Casa di Carta piuttosto che di Emily in Paris è quasi “necessario”. Tutti lo guardano e restare fuori è difficile. Sono trend sicuramente ma è anche vero che le piattaforme streaming hanno avuto un boom senza precedenti perché sono senza vincoli.

Un modo di fruire dei contenuti, gli stessi per tutti, ma in differita. Niente più canali, programmi con vincoli orari o film che iniziano a una data ora. Possiamo guardare tutti le stesse cose, parlarne, discuterne, appassionarci ma farlo quando vogliamo e possiamo.

Trucco per pagare pochissimo lo streaming dopo gli aumenti

Questo concetto ha portato allo sviluppo di tantissime piattaforme, ci sono quelle come Netflix o specifiche come Disney+ ma ci sono anche quelle dei big di settore come Mediaset Infinity oppure Now. Quindi la scelta c’è, ormai è praticamente impossibile decidere a quale abbonarsi, hanno tutte tantissimi contenuti interessanti ma come fare per non spendere un patrimonio?

Streaming, come spendere pochissimo (mistergadget.tech)

Le opzioni ci sono, sono legali ma se ne parla poco. Sicuramente le condizioni sono cambiate e oggi sono più restrittive ma comunque la sfida è ancora aperta, serve solo un po’ di immaginazione. La prima questione è quella legata ai periodi di prova. Molte di queste offrono la possibilità di sottoscrivere un abbonamento gratis per un dato periodo come alcune settimane o un mese senza spendere nulla.

Non tutti sanno però che esistono dei siti che sono pensati appositamente per la condivisione. È vero che non si può più pagare un solo abbonamento da condividere ma è anche vero che i siti offrono la possibilità di aggiungere a un abbonamento attivo un membro extra. Farlo costa molto meno che sottoscrivere due abbonamenti, lo stesso dicasi se se ne aggiungono due e così via e il costo complessivo viene poi suddiviso per tre, tutti risparmiano e ottengono abbonamenti pieni, senza pubblicità e senza vincoli. Un modo interessante di risparmiare, da qui appunto siti dove ci si può mettere d’accordo tranquillamente. Le piattaforme non vietano questo tipo di condivisione, ovviamente però l’organizzazione deve avvenire tra privati, in particolare per la gestione dei pagamenti che sono unificati.

Altra opzione, più semplice per tutti, è quella della turnazione. Anche se queste piattaforme sono interessanti è pur vero che hanno un calendario con le uscite e che non tutti i mesi viene inserito un cult, spesso ci sono tantissimi contenuti ma poche cose “specifiche” o comunque molto interessanti. Quindi sarebbe intelligente valutare quelle che sono le pianificazioni con le uscite, pensare quale piattaforma in quel mese ha il meglio da offrire in base ai propri gusti e abbonarsi un mese a una, un mese a un’altra.

Valentina Giungati

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Valentina Giungati

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