Un cambiamento importante per tutti, che riguarda direttamente gli elettrodomestici, si tratta della nuova etichetta energetica.
Bisogna fare attenzione a queste variazioni che possono apparire insignificanti, ma non lo sono. Ovviamente la questione riguarda sempre la spesa e quindi quelli che sono poi i costi da sostenere in bolletta ma anche per quanto concerne in generale la manutenzione.
Nel tempo le etichette energetiche sono cambiate, sia per i riferimenti che hanno progressivamente acquisito delle novità ma anche per quanto concerne proprio la resa, la spesa e quindi le ripercussioni in termini di consumo. Questo è un dettaglio da non sottovalutare, molti non sono informati e non hanno ben capito come funziona e cosa bisogna fare.
Etichetta energetica, cos’è e come funziona: attenzione alla spesa
Dal 2019 è stata creata una Banca dati a livello europeo EPRL che ha come obiettivo quello di chiarire le specifiche su qualunque prodotto di tipo elettronico. Nel 2024 la situazione cambia ancora, il 22 ottobre infatti è stata presa un’importante decisione che ha una ripercussione diretta sulle vite di tutti. Si tratta infatti dell’obbligo per tutti i fornitori di andare a registrare i modelli in questa banca. Questo permette non solo di dare affidabilità agli utenti ma anche di determinare l’utilità delle informazioni e la qualità stessa dei prodotti.
LightingEurope sempre in questi giorni ospiterà dal vivo una dimostrazione per specificare come funziona la nuova normativa. Se un produttore non registra un modello allora non potrà aggiungere più nulla. I produttori non verificati saranno inseriti in una sorta di “lista nera”, quindi è chiaro che tutti dovranno farlo. Perché questo è importante per l’utente finale? Ovviamente per capire veramente cosa sta acquistando e in che modo quel prodotto avrà un impatto sui costi mensili che dovrà corrispondere in bolletta. È vero che ci sono le classi ma queste sono cambiate e hanno generato grande confusione.
Molti non sanno che A++ ad esempio non esiste più e altri ancora pur di risparmiare comunque non leggono l’etichetta energetica, senza considerare che quel prezzo più basso pagato per l’acquisto poi si ripercuote mese per mese. Acquistare una lavatrice o un frigorifero, oggetti che durano anche vent’anni, spendendo 100 euro di meno per avere un’etichetta minore non ha senso perché quelli in pochi mesi sono rientrati direttamente sui costi da pagare relativi all’energia. Questo vuol dire avere maggiore consapevolezza, entro il 2027 tutti dovranno aderire all’obbligo utilizzando NTR, ciò renderà tutto più fruibile e consapevole.