Il lato oscuro delle relazioni online: i pericoli digitali nascosti e come difendersi

Rischi nascosti delle relazioni online e come proteggersi

La tecnologia ha ampliato incredibilmente le nostre possibilità di comunicare con chiunque e da qualsiasi luogo, aprendo le porte anche a nuovi rischi che è importante conoscere per vivere al meglio le nostre relazioni online.


Con l’avvento delle piattaforme social e di dating online, molte persone condividono informazioni personali, immagini e dettagli della loro vita in modo aperto, senza pensare troppo alle conseguenze. Tuttavia, la mancanza di controllo sulle informazioni una volta pubblicate espone a numerosi rischi quando si parla di relazioni online. Ad esempio, la diffusione non consensuale di immagini intime, o “revenge porn,” è un problema crescente e spesso devastante per le vittime.

Secondo un recente studio di Kaspersky, il 45% degli italiani ritiene che chi condivide immagini personali sia almeno in parte responsabile se queste vengono divulgate senza consenso, rivelando un problema culturale che alimenta il fenomeno, distogliendo l’attenzione dalle vere responsabilità degli aggressori e colpevolizzando invece le vittime. Anche la pressione sociale gioca un ruolo importante, soprattutto tra i più giovani. Infatti, il 44% dei ragazzi italiani tra i 16 e i 24 anni ha dichiarato di aver avuto esperienza con la diffusione non consensuale di immagini. Questa tendenza all’esposizione pubblica, unita alla fiducia mal riposta nei confronti di conoscenti virtuali, può rendere gli utenti vulnerabili e suscettibili di gravi violazioni della privacy.

Stalkerware: abuso digitale in crescita

Il fenomeno dello stalkerware rappresenta un grave rischio, soprattutto nelle relazioni personali online. Lo stalkerware avviene tramite l’installazione di un software su smartphone che permette agli aggressori di monitorare i movimenti e le comunicazioni delle loro vittime, spesso senza che queste ne siano a conoscenza. Tali programmi e app si mascherano da strumenti di sicurezza o controllo parentale e, installati sui dispositivi della vittima, operano in modo invisibile. Nel 2023 Kaspersky ha rilevato oltre 31.000 casi di stalkerware in tutto il mondo, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente.

In alcuni casi, la situazione può degenerare in abusi fisici o emotivi, rendendo lo stalkerware una minaccia particolarmente pericolosa: le vittime infatti possono sviluppare stati di ansia, sentirsi vulnerabili e persino colpevoli. È importante notare che una parte considerevole degli intervistati (32%) ritiene accettabile la “trasparenza totale” nelle relazioni, un’opinione che può giustificare comportamenti intrusivi e abusivi da parte del partner.

Come riconoscere lo stalkerware

Per individuare lo stalkerware sui propri dispositivi, è utile monitorare segnali d’allarme come il rapido esaurimento della batteria, la presenza di app sconosciute o sospette, oppure di modifiche inspiegabili alle impostazioni del telefono, come la comparsa della funzione “origini sconosciute”.

Se si sospetta di essere vittima di sorveglianza, è fondamentale non tentare di eliminare immediatamente il software, poiché ciò potrebbe allertare l’aggressore e peggiorare la situazione, eliminando anche le prove dell’abuso. In questi casi, rivolgersi a organizzazioni specializzate nel supporto alle vittime può fornire aiuto e consigli su come agire in sicurezza.

Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale: i deepfake

Negli ultimi anni, i deepfake sono diventati uno strumento tecnologico sempre più sofisticato e accessibile, con cui è possibile creare contenuti falsi (audio, video e immagini) a partire da materiale autentico. Questo processo avviene tramite l’intelligenza artificiale, che sovrappone volti e voci su contenuti preesistenti, rendendo difficile distinguere il vero dal falso. Se in passato i deepfake potevano essere riconosciuti facilmente, oggi la qualità di questi contenuti è così elevata che persino gli esperti faticano a individuare le differenze.

Questa evoluzione rappresenta un rischio significativo nelle relazioni online, non solo per le celebrità ma anche per le persone comuni. Nelle relazioni online, i deepfake vengono usati per manipolare o ricattare le vittime con minacce di pubblicazione di video falsi compromettenti, spingendole a soddisfare le richieste degli aggressori per evitare umiliazioni pubbliche. Inoltre, i deepfake possono distruggere la reputazione e mettere in serio pericolo la sicurezza personale della vittima, creando una nuova forma di abuso digitale dalle conseguenze devastanti.

Prevenzione e riconoscimento dei deepfake

Anche se la tecnologia continua a evolversi, esistono alcuni metodi per riconoscere un deepfake, come esaminare dettagli visivi e verificare i metadati delle immagini. Segni di manipolazione possono includere particolari fuori posto, come oggetti distorti o incoerenze nel contesto, o dettagli anatomici irrealistici, come dita extra o ombre incoerenti. Per aumentare la sicurezza, è consigliabile ridurre la condivisione pubblica di contenuti personali sui social media, limitando l’accesso a foto e video. Inoltre, alcuni strumenti di intelligenza artificiale, come quelli utilizzati da Google e Microsoft, sono in grado di identificare potenziali deepfake attraverso analisi sofisticate dei file.

La diffusione di immagini intime è un rischio nelle relazioni online

Nel periodo che stiamo vivendo, la condivisione di immagini intime è diventata una pratica comune, specie tra i più giovani. Tuttavia, questa esposizione ha un rovescio della medaglia: il revenge porn e l’abuso di immagini intime sono in aumento, con conseguenze spesso terribili per le vittime. Uno studio di Kaspersky condotto nel maggio 2024 ha evidenziato che quasi la metà degli intervistati ha subito o conosce qualcuno vittima di questa forma di abuso. Le persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni sono particolarmente esposte, con un tasso del 69% tra i giovanissimi che dichiara il coinvolgimento in episodi simili.

Tra i rischi delle relazioni online c’è la diffusione di immagini intime (mistergadget.tech)

Questo fenomeno può avere ripercussioni psicologiche a lungo termine, con le vittime che spesso sperimentano vergogna, ansia e perdita di fiducia. Inoltre, l’abuso di immagini intime ha un forte impatto sulla reputazione sociale e professionale, riducendo la possibilità di trovare sostegno nei momenti di bisogno.

Come possiamo proteggerci dai pericoli delle relazioni online?

La consapevolezza dei pericoli e l’adozione di buone pratiche di sicurezza digitale sono essenziali per difendersi dai rischi delle relazioni online. Di seguito alcune strategie utili per aumentare la propria protezione:

  1. Gestire la condivisione di contenuti personali: riflettere prima di condividere immagini o informazioni personali e considerare attentamente chi potrà vederle. Anche se ci si fida del destinatario, una volta che un’immagine è online, non è più, purtroppo, sotto il nostro controllo.
  2. Scegliere app di comunicazione sicure: utilizzare piattaforme di messaggistica dotate di crittografia end-to-end, come WhatsApp, riduce il rischio di intercettazioni, anche se va ricordato che il destinatario può comunque diffondere il contenuto.
  3. Controllare le impostazioni delle app: molte app richiedono permessi di accesso che potrebbero mettere a rischio la privacy dell’utente. È utile fare una revisione periodica delle impostazioni per garantire che solo le app necessarie abbiano accesso ai dati personali.
  4. Proteggere il proprio dispositivo: usare sempre password forti (magari creare da un buon Password Manager) e non condividerle con nessuno, installando app solo dai canali ufficiali e bloccando le installazioni di app di terze parti. Le soluzioni di sicurezza, come gli antivirus, sono utili per eseguire scansioni regolari e rilevare eventuali stalkerware o altre minacce digitali, anche su mobile.
  5. Strumenti di prevenzione per la diffusione di immagini intime: piattaforme come StopNCII.org possono essere preziose per limitare la diffusione non consensuale di immagini intime. Questi servizi consentono di segnalare contenuti indesiderati e aiutano a rimuoverli dalle piattaforme online.
  6. Proteggersi dai deepfake: prestare attenzione ai dettagli visivi sospetti in foto e video e, se necessario, effettuare una ricerca inversa per verificare la fonte del contenuto.
Laura Fasano: Tech blogger e content creator di formazione psicologica (laureata in Psicologia per il Benessere: empowerment, riabilitazione e tecnologia positiva). Da anni il suo obiettivo è aiutare le persone a comprendere come il mondo digitale e la tecnologia possano essere utili per sviluppare risorse, competenze, opportunità e benessere.
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