L’utilizzo dei dati biometrici per i device ha sollevato grandi perplessità e preoccupazioni su quello che potrebbe accadere.
Sicuramente hanno semplificato la vita e anche la possibilità di accedere, pagare con la carta, eliminare il PIN dal dispositivo, tutte cose veramente molto utili ma bisogna considerare anche l’altro lato della medaglia, quindi quelli che sono i rischi dal momento che non ci sono solo pro.
L’impronta sul telefono e quindi la lettura di un dato personale sensibile, per molti viene visto semplicemente come uno step da dover fare, niente di cui preoccuparsi. Eppure in quel momento o quando accettiamo di condividere il nostro viso per entrare rapidamente sul telefono, stiamo cedendo i nostri dati ad un apparecchio, dati che non solo hanno valore ma rappresentano un vero pericolo.
Dati biometrici, i pericoli di cui nessuno tiene conto
Un dato allarmante fa luce sul fatto che di tutti i dati condivisi, ogni giorno ne vengono “persi” milioni. Questa notizia che ha allarmato il Regno Unito in realtà riguarda tutti, le impronte digitali di 1 milione di persone sono state smarrite insieme a riconoscimento facciale, nomi e password. Questo problema è comunque effettivo per tutti, una sfida con cui bisogna fare i conti che coinvolge un aspetto veramente importante della persona.
I dati biometrici sono molto particolari ma non vengono letti in questa chiave, le persone non percepiscono questo atto come il cedere la carta di identità, lo vedono in maniera più semplice, non si riflette mai sulle conseguenze fino a quando il problema non c’è.
Già nel 2015 in Cina erano stati attivati dei bancomat con riconoscimento facciale, in alcuni supermercati nel mondo si può pagare proprio con le dita, un riconoscimento automatico con il proprio account. Sicuramente le tecnologie sono ancora in corso di sviluppo in Europa ma questo elemento fa capire come andrebbe preso ben più sul serio quel gesto di condividere il dato del proprio dito piuttosto che del volto. Oggi i dati personali hanno un valore enorme, ma è anche vero che bisogna ancora fare molta attenzione.
Questo non vuol dire chiaramente non utilizzare questi dati sui singoli dispositivi, ma è importante capire quali sono i pericoli e quindi anche anticiparne le conseguenze. Basta solo fare attenzione, ad esempio se si cede o si vende il telefono sarebbe utile fare un reset completo dei dati, senza pensare che tanto non ci saranno conseguenze, perché anche gli elementi minimi potrebbero determinare in futuro complessità che ad oggi sono utopia.