Attenzione alla nuova tecnica utilizzata su Whatsapp per rubare il profilo degli utenti e tutti i dati connessi, personali, foto e video.
Utilizziamo Whatsapp continuamente, tutti, per parlare, condividere file e anche informazioni sensibili come i dati bancari. Ormai è un processo quotidiano a cui non prestiamo nemmeno più attenzione. Eppure, basta un minimo errore per ritrovarsi con il profilo rubato e quindi con l’impossibilità di accedere e preservare quei contenuti.
L’ideale sarebbe non condividere informazioni simili attraverso questo sistema che è chiaramente pericoloso. Questo perché sarebbe meglio limitare la condivisione di informazioni che in qualche modo potrebbero risultare pericolose nel prossimo futuro.
Allarme su Whatsapp, così ti rubano il profilo sui social
Tutto inizia con l’utente malcapitato che riceve un codice a sei cifre senza capire cosa sta accadendo. Poi un soggetto, potenzialmente sconosciuto ma nei casi più gravi con un profilo amico che è stato rubato, contatta la persona chiedendo se può aiutarlo nel recupero password e quindi gli dice che ha fatto inoltrare al suo numero il codice che gli occorre.
Utenti poco inclini all’uso della tecnologia potrebbero cascarci e girare quel codice, il problema sorge soprattutto quando a contattare è un account che è tra gli amici, è ovvio che in quel caso nessuno farà delle domande. Girerà il codice e in questo modo darà libero accesso al proprio account dal momento che quello che ha condiviso con lo sconosciuto è in realtà il codice per recuperare il suo profilo.
Da quel momento si susseguono una serie di peripezie perché l’utente si trova improvvisamente senza whatsapp, non sa come fare né come gestire la cosa e di conseguenza inizia il panico. Perché un soggetto estraneo dovrebbe utilizzare un profilo altrui? Sicuramente per accedere a informazioni, dati personali e quindi anche bancari, foto di carte di credito, di documenti di identità . Alla fine, anche se viene detto di non farlo, moltissimi le scambiano sui social e quindi è chiaro che facile che questo diventi un problema.
Senza contare che hanno libero accesso alla lista contatti e quindi hanno modo di contattare le persone fingendosi gli utenti-amici e quindi facendo richieste truffaldine, anche di prestiti o altro. Non bisogna dunque assecondare nessuna richiesta di questo tipo o comunque anomala o strana, anche se arriva da una persona che in quel momento figura come un amico. Non è insolito che persone utilizzino questi account ma non siano i diretti interessati. Quindi, chiamare sempre la persona direttamente per essere certi di cosa sta accadendo e, nell’eventualità , segnalare alla polizia postale, bloccare immediatamente ogni contatto fake e avvisare anche amici e parenti.