Una nuova truffa preoccupa le famiglie italiane, si tratta di un vecchio sistema che oggi conosce però nuove modalità e quindi pericoli.
Il messaggio è nuovo e semplice eppure tantissimi utenti ci sono cascati, non è facile infatti distinguere la voce del figlio quando si scatena il panico e il cervello viaggia veloce: “Mamma, ho un problema”, una frase tanto breve quanto incisiva.
La truffa può avvenire tanto per telefono quanto direttamente per messaggio e ora, in condizione “normale” chiunque è pronto a giurare che non ci cascherebbe mai e poi mai, eppure non è così. Nella corsa quotidiana, la distrazione di un solo momento basta per creare la base perfetta.
Dall’altra parte si trova un cybercriminale che approfitta dell’intelligenza artificiale e di altri strumenti per rendere la voce confusa al punto tale da far cadere chiunque, anche il più esperto in errore. Dimenticate quindi le voci meccaniche, queste sono perfettamente identiche, riescono a centrare l’età della persona e talvolta il timbro di voce. È chiaro che tutto quello che un tempo sembrava utopia oggi trova una traccia molto semplice e quindi viene realizzato con grande facilità.
Scatta dunque l’estorsione, se per messaggio la richiesta è di pagamento diretto “Inoltrami dei soldi a questo Iban, è di un amico”, se per telefono più o meno allo stesso modo la richiesta è economica, oppure di dati. Quando la persona si rende conto di essere stata truffata, ormai è tardi, ha già detto troppo o fatto troppo. In questi casi è importante rivolgersi alla polizia postale e spiegare quanto accaduto.
Anche se è quasi superfluo dirlo e doverlo specificare, bisogna mantenere la calma. Oggi le tecnologie sono così sofisticate che rendono possibile inoltrare un messaggio fake da un account che sembra praticamente identico a quello reale, con tanto di foto e dettagli. Questi meccanismo sono studiati, non sono atti a colpire solo tra la folla.
Tutti i numeri sconosciuti e sospetti che telefonano o mandano messaggi vanno bloccati, se si riceve un messaggio o una chiamata che sono sospetti anche all’1% conviene attaccare e richiamare la persona interessata per avere conferma di quanto detto, anche se urla dall’altra parte. Più è insistente, più vuol dire che sta alimentando una truffa. Per un genitore trovarsi di fronte a una simile circostanza richiede sangue freddo e capacità di distaccarsi quel tanto che basta per scongiurare una reazione a catena.
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