Recensione Call of Duty Black Ops 6: multiplayer divertente e modalità Zombie solida

Call of Duty Black Ops 6 - Multiplayer e Zombie (mistergadget.tech)

Dopo aver sviscerato la campagna ci siamo fiondati nel multiplayer e Zombie di Call of Duty Black Ops 6


Call of Duty Black Ops 6 – Multiplayer e Zombie
Dopo una campagna straordinaria, Call of Duty Black Ops 6 presenta un multiplayer e una modalità Zombie altrettanto ben realizzate. Queste modalità online sono tra le migliori degli ultimi tempi, grazie a un innovativo sistema di movimento che vi conquisterà. Ogni aspetto, dal gameplay alle mappe, fino al sistema di progressione e, naturalmente, alla leggendaria modalità Zombie, ha ricevuto l’attenzione meticolosa dei team di Treyarch. Era da parecchio che non vedevamo Call of Duty in una forma così eccellente, ed è davvero un piacere. Un episodio assolutamente imperdibile.
Pro
+ L’omnimovement, una novità inebriante
+ 12 mappe principali eccellenti
+ Una progressione sempre efficace
+ Tecnica, feeling di shooting, sound design al top
+ Modalità Zombie super solida
+ Un’esperienza generalmente molto coinvolgente
Contro
– Potenziatori tediosi da ottenere in Zombie
– Qualche bug ogni tanto

È già tempo di discutere nuovamente di Call of Duty! Recentemente, abbiamo condiviso la nostra opinione sulla campagna singola di Black Ops 6, ed ora è il turno del multiplayer e della modalità Zombie. Questo episodio riesce a stupire sotto ogni aspetto? Restate con noi per il nostro verdetto.

Senza dubbio, Black Ops 6 è davvero notevole! Oltre a vantare una campagna molto robusta, questo Call of Duty si basa su un eccellente multiplayer e modalità Zombie. A guidare il tutto è Treyarch, che offre un multiplayer ricco di azione con 16 mappe – incluse 4 mappe “Strike” – e 9 modalità dedicate al 6 contro 6 (ma c’è anche 2v2 o addirittura 1v1 in modalità privata con schermo condiviso come bonus). Scommettiamo che il 32v32 arriverà prima o poi, ma per ora dovremo farne a meno… E non è affatto un male, visto che il 6v6 si sposa perfettamente con la grande novità di questo episodio, il famoso “omnimovement”.



Guerra a tutto tondo – Call of Duty Black Ops 6 (mistergadget.tech)

Omni-cosa?

Se non avete seguito le varie presentazioni di Black Ops 6, l’omnimovement è un nuovo sistema di movimento che vi permette di correre, scivolare, e persino tuffarsi/nuotare in qualsiasi direzione. In sostanza, non avete nulla da invidiare a Max Payne (tranne forse i rallentatori) e potete comportarvi come una star di un film d’azione. Immaginate di essere attaccati alle spalle e, di fronte a voi, c’è un burrone. Bene, potete tuffarvi nel vuoto, girarvi in aria per affrontare il nemico e colpirlo con qualche proiettile che ricorderà a lungo. Inoltre, se volete rivedere le vostre acrobazie più spettacolari, il gioco offre una modalità Studio che registra automaticamente le vostre partite (ma su PS5, a volte può causare crash del gioco).

Più concretamente, l’omnimovement si rivela essere un’ottima aggiunta che si basa sul già solido know-how di Call of Duty nel campo degli FPS. È semplicemente una gioia padroneggiarlo ed è assolutamente inebriante quando le nostre acrobazie portano davvero a qualcosa. Abbiamo trovato l’omnimovement ben bilanciato, permettendo eccentricità – certo – ma senza alterare fondamentalmente il gameplay degli ultimi COD! Secondo noi, è un successo totale. Ah, e per i più esperti di voi: sì, c’è lo slide cancel.


Altre aggiunte nel gameplay

Anche se l’omnimovement è la star di Black Ops 6, Treyarch introduce altre novità. Nel multiplayer, ora è possibile utilizzare una terza arma 100% corpo a corpo – inizialmente un coltello – tenendo premuto R3… Il coltello in questione è letale con un colpo solo, che può rivelarsi devastante in certe situazioni. Con questo Call of Duty, puoi anche usare un avversario come scudo umano! Ma dovrai riuscire ad avvicinarti alle sue spalle senza farti scoprire.


Personaggi modalità Zombie – Call of Duty Black Ops 6 (mistergadget.tech)

Mappe eccellenti

Ancora meglio, tutte le mappe di Black Ops 6 sono state progettate con cura per esaltare questo sistema di movimento. Sinceramente, le prime mappe di questo episodio – tutte nuove – sono impeccabili, sia nella sostanza che nella forma. Anche le mappe più classiche, come Protocol o Vorkuta, nascondono percorsi laterali e angoli di tiro insospettabili che aggiungono sempre un tocco di “magia” ai combattimenti. Abbiamo apprezzato particolarmente il modo in cui Lowtown sfrutta le fasi sott’acqua, mentre Derelict immagina le vie di fuga tra e nei vagoni. Alcuni luoghi, come Payback o Subsonic, offrono anche piccole interazioni (spesso un pulsante per chiudere/aprire una porta). Può sembrare poco, ma se aggiungiamo una realizzazione tecnica e un sound design di alto livello, beh, fa la differenza. Le mappe hanno una loro anima e nessuna è uguale all’altra.

Questa attenzione ai dettagli si riflette anche nella modalità Zombie – di cui parleremo più avanti – e, in misura minore, nelle quattro mappe “Strike” (dedicate al 6v6 in spazi ristretti e al 2v2). Con l’eccezione degna di nota di Warhead, non abbiamo sviluppato un’affezione particolare per queste mappe più piccole, a causa del caos ambientale o, al contrario, della solitudine che vi si percepisce (ma queste sono le loro modalità specifiche). Nulla di preoccupante, vi rassicuriamo. In aggiunta, abbiamo riscontrato alcuni bug nel 6v6, come giocatori che sprofondano nel terreno dopo essere stati eliminati, ma nulla che abbia mai compromesso l’esperienza di gioco. Inoltre, su PS5 e Xbox Series X, il gioco funziona in un perfetto 4K / 60fps.

Tattica e riflessi – Call of Duty Black Ops 6 (mistergadget.tech)

Una nuova modalità davvero convincente

Ma cosa sarebbero delle buone mappe senza le loro modalità? In Black Ops 6, Treyarch ripropone ovviamente i grandi classici del franchise (vedi la lista completa qui sotto), ma introduce anche una novità interessante: Esecuzione! Si tratta di una sorta di deathmatch a squadre in 6v6, ma con una particolarità: un giocatore di ogni squadra diventa “obiettivo prioritario”. Questo giocatore speciale gode di vari vantaggi: ha alcune piastre di armatura, un radar che monitora costantemente l’area e, soprattutto, ogni eliminazione che compie vale 2 punti invece di 1 (il punteggio massimo è 125 punti). Tuttavia, l’obiettivo prioritario ha la sua posizione sempre visibile, e eliminarlo offre un bottino di 5 punti. In sintesi, Esecuzione è un mix ingegnoso tra una missione di scorta e un attacco puro e semplice. È interessante decidere se è meglio difendere o attaccare, in base al punteggio o alla posizione sulla mappa. Inoltre, il ruolo di obiettivo prioritario cambia durante la partita, aumentando la pressione quando arriva il nostro turno! Insomma, è un’aggiunta gradita, e anche se non sappiamo se entrerà nel Pantheon delle modalità di Call of Duty, ha sicuramente del potenziale.


Modalità disponibili al lancio di Black Ops 6:

Deathmatch a squadre, Dominio, Cerca e Distruggi, Uccisione confermata, Tutti contro tutti, Postazione, Scontro, Quartier generale, Controllo, Esecuzione.

(Dominio, Deathmatch a squadre, Uccisione Confermata, Esecuzione sono disponibili in versione alternativa con le killstreak disattivate. È presente anche una playlist Veterano.


Una progressione sempre solida

Nel complesso, il gameplay, le mappe e la playlist di Black Ops 6 lavorano insieme per creare un’esperienza davvero coinvolgente. Le modalità variano tra azione intensa, tattiche, e partite con ricomparse limitate – e da parte nostra, il tempo è volato! Anche il matchmaking ci ha spesso proposto partite bilanciate… Anche il sistema di progressione contribuisce a tutto questo. Come di consueto, Call of Duty si basa su un mix di esperienza e livelli, che qui vanno dal livello 1 al 55 con 10 livelli di Prestigio classico.

Una tipica partita multigiocatore in Call of Duty Black Ops 6 (mistergadget.tech)

Sapete come funziona: ad ogni livello, ottenete nuove armi – accessibili anche tramite la modalità Zombie e Warzone -, equipaggiamenti tattici e mortali, potenziamenti di combattimento e risorse. Inoltre, per quanto riguarda quest’ultimo punto, questo episodio ritorna a un approccio più classico rispetto al sistema di Modern Warfare 3 (2023). Per il vostro equipaggiamento, potete scegliere tre risorse provenienti da tre diverse categorie. Ci sono i grandi classici, come Fonceur e Pillard, con l’aggiunta di una novità: la Specialità di combattimento. È semplice, se tutti i vostri punti di forza appartengono alla stessa categoria, otterrete un bonus aggiuntivo. Ad esempio, la specialità dell’Esecutore aumenta temporaneamente la velocità di movimento e di rigenerazione.

Infine, tra le novità, si nota anche la presenza di un “Joker” che riprende il ruolo di alcuni bonus noti. Da notare che i potenziamenti di combattimento includono alcune idee interessanti, come il segnale esca, che permette di ascoltare le comunicazioni vocali della squadra avversaria, o Agente dormiente, per infiltrarsi realmente nel campo nemico. Su questo fronte, Black Ops 6 apporta solo lievi varianti a un sistema già collaudato, ma funziona! Nel corso delle partite, abbiamo sempre avuto la sensazione di ricevere ricompense proporzionate al nostro impegno. Non abbiamo nemmeno riscontrato problemi di bilanciamento delle armi.

Un’esperienza Zombie altrettanto ben strutturata

Se nel frattempo siete stati colti dalla noia, non temete, siamo qui per riportarvi in vita: è il momento di discutere della modalità Zombie… E, come potrete intuire, la nostra opinione è ancora una volta estremamente positiva. Treyarch ha dedicato la stessa attenzione al dettaglio che ha riservato al multiplayer. Le due mappe presentate al lancio – che segnano il ritorno della sopravvivenza contro ondate di non-morti – sono ricche di dettagli, ben realizzate e, come tradizione vuole, colme di segreti!

Che si tratti di Liberty Falls, una cittadina della Virginia un po’ mal concia, o di Terminus, l’isola prigione che nasconde un vasto laboratorio, si percepisce il desiderio dello studio di spingere ancora oltre la sua celebre modalità. Pensiamo in particolare ad alcuni dettagli scenografici che conferiscono maggiore “sostanza” alla presenza degli zombi, all’introduzione dei Potenziatori, di una novità che consente di potenziare i Perk-a-Cola, le mod delle munizioni e i miglioramenti del combattimento. Il concept è semplice: prima di entrare in azione, bisogna scegliere un bonus da “ricercare”, che sbloccherà i vantaggi minori e maggiori associati durante la partita. Ci sono sei vantaggi per bonus, e potrete equipaggiarne due per ciascuno di essi (uno minore, uno maggiore).

In sostanza, secondo noi, i Potenziatori sono un ottimo modo per premiare chi si dedica alla modalità Zombie, anche se avremmo preferito un approccio meno… complesso (si può scegliere solo un bonus da “cercare” alla volta e la progressione è piuttosto lenta). Per il resto, la modalità centra il bersaglio e si basa su tutto ciò che l’ha resa famosa in passato: i Pack-A-Punch, le armi con livelli di rarità diversi, le casse misteriose (ovviamente), i tavoli di crafting e persino il ritorno dei GobbleGum, quei piccoli bonus monouso. Anche le prove di S.A.M, un’intelligenza artificiale completamente folle, fanno il loro ingresso! L’IA vi proporrà sfide bizzarre nel bel mezzo della partita con ricompense interessanti in palio. Complessivamente, ci troviamo di fronte a una modalità che è ben ritmata. I bonus casuali e l’arrivo di nuove creature contribuiscono a mantenere viva l’azione.

Questa modalità Zombie di Black Ops 6 si rivela davvero ben riuscita: che si giochi da soli o in coop con 4 giocatori, è sempre un piacere abbattere i non-morti, soprattutto su due mappe così dettagliate. Liberty Falls, con le sue strade larghe e la struttura circolare, è ideale per chi è nuovo alla modalità e vuole affrontare le onde. Terminus, invece, è rivolta agli investigatori esperti che non temono di mettere alla prova le loro capacità di risoluzione di enigmi e sopravvivenza in corridoi stretti. E credeteci, non sarete delusi dai segreti che vi attendono. Vi lasciamo con alcune precisazioni: in questa modalità Zombie, è ora possibile salvare la partita quando si gioca da soli e attivare una telecamera in terza persona, indipendentemente dal numero di giocatori.

Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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