Un nuovo messaggio svuota conto sta arrivando a tantissimi utenti, la segnalazione di quanto sta accadendo va presa con grande attenzione.
Purtroppo il problema delle truffe ricorrenti e le modalità e velocità con cui queste cambiano è da prendere in analisi dal momento che potrebbero esserci problemi significativi. A scatenare il panico è un messaggio quindi qualcosa su cui gli utenti non prestano attenzione, nessuno infatti immagina che un prodotto di questo tipo possa avere tanta ripercussione.
In questo periodo in molte città è in corso la sperimentazione di IT Alert, il nuovo sistema che avverte i cittadini con un messaggio sul telefono di un potenziale pericolo. La questione però è che in questo clima si sta sfruttando anche il momento di tensione per le alluvioni, le condizioni meteo e tutto ciò che ne deriva che genera una certa agitazione, per cogliere nel segno con una truffa.
Nuova truffa svuota conto: occhio a questo messaggio
Questa nello specifico riguarda un presunto incidente inesistente, l’allerta circa il materiale radioattivo che sarebbe stato liberato e quindi la necessità di intervenire per la salute pubblica. In Italia non ci sono centrali di questo tipo, solo in Paesi vicini, se ne contano circa 27. Non c’è alcuna allerta esiste di questo tipo e non ci sono catastrofi imminenti quindi si tratta solo di una truffa che sfrutta la paura dei cittadini.
Già nei primi giorni di It Alert si era verificato questo problema, tanto che dopo numerose segnalazioni moltissimi enti e anche la Polizia postale ha dovuto chiarire che non vi era alcuna allerta reale. Anche se molti lo sanno purtroppo questo genere di condizione attecchisce colpendo sulla massa. Ecco dunque che se su 10 persone 9 sono informate ci sarà almeno una che presa dal panico cliccherà su quel link, dando seguito ovviamente a una serie di ripercussioni non controllabili.
Solitamente quando ci sono link fraudolenti, senza la richiesta diretta di denaro, l’obiettivo mira all’installazione di software spia sul telefono oppure virus che hanno la capacità di andare effettivamente a tracciare tutti i dati degli utenti e, chiaramente, anche quelli bancari di accesso alle app relative. Oggi tutti hanno un’applicazione con cui accedono alla banca online, talvolta più di una, i sistemi di pagamento sono poi connessi ai vari e-commerce ecc quindi non è affatto difficile finire nella trappola.
Il conto non viene intaccato di grandi cifre, si inizia con piccoli prelievi anche da pochi euro, nelle spese quotidiane nessuno se ne accorge, non arriva alcun messaggio e possono agire indisturbati. Quando ci si rende conto del danno ormai è tardi.