Un nuovo pericolo si è diffuso a livello nazionale e richiede un intervento tempestivo da parte di tutti coloro che utilizzano l’email.
Si tratta di una questione molto delicata che ha richiesto addirittura l’intervento dell’FBI. Questo chiarisce quanto sia complessa la situazione e anche perché va fatta molta attenzione, dal momento che le conseguenze possono essere severe e ben oltre l’immaginario comune.
Gli utenti infatti possono essere al centro di una minaccia di cui non hanno ancora consapevolezza, per il semplice uso dell’email. A nessuno verrebbe in mente che vi sia un simile pericolo, eppure queste circostanze dicono il contrario.
Allerta nazionale: la truffa per email sta facendo danni enormi
Si tratta di Gmail, quindi il sistema più diffuso di posta elettronica online al momento. Servizio facile e gratuito, ottimale che vanta quasi 2 miliardi di utenti. Gmail, proprio per questi numeri e per la sua capillarità sul territorio, ha attirano le attenzioni sbagliate. L’FBI ha lanciato per questo un allarme e riguarda tutti noi.
Si tratta di un attacco informatico molto grave che sfrutta la vulnerabilità dei cookie per entrare nel sistema. Questo vuol dire avere accesso a tutti i dati, le informazioni online e quanto chiaramente è relativo all’account utente. Dal canto suo ognuno può usare tutti gli strumenti per la sicurezza, autenticazione a due fattori, password solida, nel caso di Google anche l’accesso direttamente cliccando sul link di approvazione che arriva sul telefono. Mai dimenticare sia per smartphone che per pc di avere un sistema di controllo, per virus, malware e aggressioni esterne. I criminali entrano nel dispositivo della vittima, lo replicano e danno seguito alla truffa.
Basta un errore molto piccolo, che molti commettiamo, quello di cliccare su “Ricorda su questo dispositivo”. Questo ci facilita l’accesso ma è anche un modo per agevolare i crimini informatici, per questo è necessario fare attenzione. Ai malviventi così non serve praticamente nulla, riescono a raggirare l’utente in due mosse. Quindi quello che bisogna fare subito è rimuovere l’inserimento automatizzato che ci permette di non dover inserire password e dati per il riconoscimento. Certo, è comodo ed è un peccato, ma vista la falla e quello che sta accadendo, è meglio procedere in questo modo.
L’FBI ha suggerito una serie di azioni per limitare i danni: in primis eliminare sempre i cookie dal browser, poi cancellare la cronologia e gli accessi automatizzati, adottare ogni forma di protezione possibile, includere tutte le forme che vengono proposte da Google e dai client di posta elettronica per la tutela personale.