Molto spesso siamo tracciati online senza rendercene nemmeno conto, quindi è sostanziale capire quando accade e come intervenire.
Aprire una pagina web, scaricare un’applicazione, sono gesti comuni che possono però trasformarsi nel principio di un enorme problema. Il tracciamento ormai è continuativo, attraverso anche i dati che vengono semplicemente raccolti. Tuttavia è importante che tutti gli utenti capiscano cosa è lecito e cosa non lo è e quando si sconfina e si va a violare la privacy delle persone.
Quando usiamo un browser, un’applicazione ma anche solo quando facciamo click su un link di fatto diamo avvio a una serie di azioni e conseguenze. Ogni volta che navighiamo in rete dunque tutto quello che facciamo viene inserito in un registro.
Ti stanno tracciando: devi intervenire adesso
Avviene tramite la cronologia che raccoglie tutte le ricerche ma anche attraverso i file temporanei che vengono inseriti nel nostro sistema, mediante gli “ok” su cui clicchiamo con facilità e che di fatto offrono la possibilità, in modo del tutto lecito e legale, a terzi di tracciare quello che facciamo, le preferenze e anche i dati. Questo avviene tanto dal pc quanto dallo smartphone, quando scarichiamo un’applicazione e diamo l’ok. Un esempio valido sono i cookie, aggregati di dati che sono spie silenziose che ci seguono.
Tutto questo chiarisce a cosa siamo esposti continuamente e anche quali sono i pericoli che si corrono. Non solo conoscenza di dati e abitudini, il rischio in questi casi va ben oltre ed è relativo ai dati che finiscono nelle mani sbagliate. Una scorciatoia nota a tutti è quella di navigare in incognito, sia da pc che da smartphone, sicuramente limita alcune cose ma è anche scomodo da usare. Con il giusto browser web si può fare attenzione, quindi almeno evitare che terzi possano violare la nostra privacy.
Safari ha inserito la possibilità di impedire la raccolta dati, come anche Microsoft Edge. Ci sono poi programmi che sono pensati in modo specifico per tutelare la propria privacy. Questi valgono per Windows, macOS, Linux e anche Android, come Tor. Questo sistema è ottimale perché ci pone in piena sicurezza di fronte ai pericoli e le insidie online. Un modo semplice e veloce per evitare il tracking è anche quello di attivare una semplice VPN, ce ne sono molte gratuite che permettono di impostare oltre che la sicurezza anche un IP diverso da quello personale. Questo è utile perché proprio mediante l’IP gli altri possono sapere dove siamo, cosa facciamo e quindi accedere a una serie di dati potenzialmente pericolosi.