Tutti siamo schedati, dopo la notizia dei device che ci spiano c’è un’altra novità e riguarda una piattaforma dove tutti accedono.
Un sistema per raccogliere le informazioni e i dati di una persona che è però accessibile e quindi dove tutti possono entrare, mediante chiaramente le credenziali apposite. Sicuramente in un mometno storico in cui si parla continuamente di dati e quindi del valore della protezione di questi e su come andare a organizzarli al meglio è importante non solo capire bene cosa è cambiato ma cosa ci aspetta nel futuro quindi cosa cambierà ancora.
Si tratta di una modifica senza precedenti che riguarda tutti, quindi non è destinata solo a poche persone ma a tutta la popolazione e ha delle conseguenze dirette. Per questo è essenziale capire bene di cosa si parla e come andare ad organizzare tutto al meglio senza fare pasticci o ritrovarsi con brutte sorprese.
Come accedere alla piattaforma dove siamo tutti schedati
Si chiama Indice Nazionale dei Domicili Digitali ed è una novità assoluta che però tantissimi utenti non conoscono, non sanno di cosa si tratti né tanto meno qual è la sua utilità. Questo sistema permette di raccogliere informazioni sostanziali ed è quindi utilissimo nella gestione di determinati elementi.
Grazie a tale indice è possibile infatti avere tutte le comunicazioni direttamente sulla PEC che è a tutti gli effetti una raccomandata digitale. Gli utenti che ricevono ad esempio un avviso di pagamento mediante PEC sono stati informati, poi se questi non vanno a controllare in realtà il problema è loro, non di chi ha inviato il documento. Accedendo a questo sistema di fatto si ha la possibilità di avere qualunque tipo di informazione e di ottenere quindi un quadro molto chiaro e limpido della situazione generale e quindi attingere, laddove necessario, a quello che occorre ovvero all’indirizzo di cui si ha bisogno.
Viene chiamato INAD ed è un sistema che contiene tutti i domicili digitali di chi si registra. La pec viene quindi inserita in un sistema che si può consultare online, chiunque entra può vederla e usarla chiaramente. Per registrarsi basta usare lo SPID o la CIE o ancora il CNS. Valido per tutti coloro che sono maggiorenni, i professionisti, gli enti di diritto privato. Ovviamente sono disponibili gli indirizzi di chi accede e di sua spontanea volontà si registra. Però è importante capire che una volta dentro ormai quella PEC può essere utilizzata da chiunque lo voglia per inoltrare comunicazioni. Quindi si consiglia di mettere sempre un alert che arrivi su una mail di uso comune o si rischia di ritrovarsi con qualche brutta sorprensa se, solitamente, non si controlla spesso l’indirizzo PEC.