Una nuova truffa sta colpendo l’Italia, è l’ennesima di questo periodo ed espone il conto a seri pericoli, per questo bisogna fare attenzione.
Questa volta la preoccupazione nasce dal fatto che si tratta di uno schema che viene diffuso su Whatsapp e quindi praticamente destinato a tutti. Quando si tratta infatti di condizioni di questo tipo, è chiaro che il problema è veramente molto grande, è difficile arginare la truffa su una piattaforma che viene praticamente utilizzata da chiunque.
Per questo l’unico metodo valido è quello di informare ognuno per dare la possibilità a tutti gli utenti di essere preventivamente organizzati al riguardo e di capire bene cosa può succedere se non prestano la dovuta attenzione quando sono in chat. Ciò vale sempre, ma in particolare in questo periodo delicato.
Nuova truffa Whatsapp: come difendersi
Infatti, proprio quando ci sono le feste, i saldi, gli sconti in generale, è facile che le truffe vadano a sfruttare questo clima di condivisione e di invio continuativo dei messaggi. I metodi non finiscono mai di stupire, sembra sempre che vi sia la possibilità per chiunque di trovarsi di fronte a una nuova possibilità, senza capire più nulla di quanto sta accadendo. Il risvolto pericoloso è sempre lo stesso, si tratta infatti di una problematica severa dal momento che di fatto non c’è modo di risolvere del tutto la questione.
Se viene rilevata un’attività sospetta, la conseguenza è che si blocca il proprio conto e quindi potrebbe diventare anche difficile sbloccarlo nelle feste di Natale. Quindi bisogna fare doppia attenzione in questo periodo perché il rischio non è così lontano. Quello che bisogna fare è, sicuramente, andare a realizzare come avviene questa truffa.
Tutto parte da un messaggio, anche banale, l’obiettivo infatti è intavolare una breve conversazione. In alcuni casi vengono offerti degli sconti, in altri il messaggio è corredato da un altro tipo di schema, magari rimandano a dei guadagni online. Ci sono una serie di casistiche diverse ma il risultato è sempre lo stesso, alla fine quello di andare a determinare la truffa online.
Il problema infatti sorge perché di fatto, con questo schema, si invita l’utente a condividere informazioni personali per il pagamento. Da quel momento parte la frode, che riguarda accrediti bancari diretti che possono in qualche modo insospettire solo quando il danno è fatto. Ormai i nuovi schemi non prevedono che vi siano attacchi mirati, ad esempio un solo bonifico importante, ma più prelievi di piccola entità, molto difficili da individuare.