Ancora una tassa ma questa volta del tutto imprevista e, soprattutto, su uno dei servizi più utilizzati da tutti ogni giorno.
La novità sta facendo molto discutere, nessuno poteva immaginare questo risvolto e soprattutto che sbucasse fuori l’ennesima legge con applicazione a partire dal primo gennaio quindi sostanzialmente tra poche settimane. Una decisione che fa discutere e che sta sollendo grande preoccupazione perchè potrebbe generare non pochi problemi a tutti.
Un aumento economico che si tramuta anche nell’esigenza di compiere rapidamente un passaggio che, per quanto utile e sicuramente sensazionale in termini di prestazioni al momento non è disponibile per tutti per motivi vari di cui bisogna prendere atto come sistema che non raggiunge le abitazioni o ancora problematiche di abitazioni datate che vanno rimodernate e adeguate.
Connessione internet: nuova tassa da gennaio
Non tutti hanno notato che nella nuova Legge di Bilancio c’è un emendamento da parte di Fratelli d’Italia che ha dato seguito a una lunga polemica, soprattutto per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni. In questo infatti si legge come ci sia una proposta per accelerare la dismissione della rete in rame.
Quindi praticamente l’ADSL, con l’obiettivo di favorire la transizione verso la fibra ottica. Tutto bello anche se moltissime case ancora non hanno questo sistema che ovviamente deve essere realizzato non solo fino al palazzo quindi all’abitazione ed eventualmente al piano ma anche internamente casa. Se un utente ha la fibra che arriva fuori la porta ma dentro casa i cavi nuovi non ci sono, è chiaro che anche se paga per la fibra usufruisce comunque solo dell’ADSL perché l’altro servizio non è supportato.
L’emendamento in questione ha aperto a delle critiche perché l’Associazione italiana internet provider e Federconsumatori mettono in guardia su quelli che potrebbero essere i problemi propri di questa situazione e di quella che diventerebbe di fatto la tassa sull’ADSL.
L’emendamento infatti propone un aumento del 10% sui servizi a partire dal primo gennaio, quindi a breve, con l’obiettivo di usare questi proventi per un fondo a sostegno degli operatori per favorire la transizione verso la banda ultra larga. Chiaramente questo ha espresso preoccupazione da parte di tutti poiché si tratta di una imposta che colpirebbe sia le imprese che i consumatori. Si tratterebbe infatti per i clienti dell’ennesima tassa da pagare, ora anche su internet, come se tutti i rincari già presentati non fossero sufficienti per dare un duro colpo alle famiglie.