
Chat sotto controllo, cosa succede (mistergadget.tech)
Una notizia che sta causando un certo sgomento, un controllo delle chat che arriva anche in Italia dopo l’Europa.
La direttiva si chiama Chat Control 2.0 e prevede il controllo automatizzato delle chat, dei messaggi scambiati privatamente. Sembra un’invasione di campo ma è una decisione che è stata attuata per scovare persone che utilizzano le chat per altro.
Secondo l’ex eurodeputato Breyer anche l’Italia appoggia questa decisione. La direttiva è Europea, quindi riguarderà tutti i Paesi che ne fanno parte e nasce nella sicurezza di tutti anche se non con pochi timori, visto quello che significa.
Chat sotto controllo: c’è la direttiva europea
Questo tipo di controllo mira di fatto a scannerizzare, seppur in modo automatico, tutto quanto viene scambiato all’interno delle chat. L’obiettivo del lavoro è quello di andare a evidenziare materiale a rischio, soprattutto per i minori. Tuttavia durante l’ultima riunione della Commissione Europea il 6 dicembre non si è riusciti a trovare un accordo su questa direttiva che non fa felici tutti. Tra i pareri degli Stati infatti c’è preoccupazione, alcuni si erano già opposti e poi hanno cambiato idea.

Alcuni paesi come la Germania sono contrari ma chiedono di modificare il testo prima di procedere. Tuttavia, guardando al caso italiano, è bene sapere che questo ha sicuramente cambiato rotta. La prossima riunione è fissata proprio in questi giorni e questo potrebbe dire che sapremo in definitiva cosa c’è da fare.
Secondo voci non ufficiali l’Italia sarebbe pronta a dare il suo appoggio. In realtà questa è la seconda direttiva europea di questo tipo, che mira proprio a evidenziare, in modo controllato, messaggi scambiati su Whatsapp, Signal, Telegram e altre app potenzialmente a rischio. La prima versione risale a ben tre anni fa e non è andata a buon fine. Ora si lavora a questa seconda che, visto l’intervento dei governi, sembra molto vicina all’approvazione. Nel corso del tempo è stata smussata rispetto a quello che era il lavoro principale, per renderla incisiva ma non fuori luogo, andando a minare anche la privacy.
Questa notizia al momento non è molto diffusa e sicuramente ha un parere significativo e importante che mira ovviamente a dare maggiore sicurezza a tutti i cittadini e soprattutto ai minori ma c’è comunque la questione privacy, ovvero il controllo di tutto quanto viene scritto privatamente mediante messaggi attraverso ogni app ad oggi esistente. Non è cosa da poco ed è per questo che si continua a lavorare per non rischiare di inficiare poi altri diritti.