Il microfono dello smartphone è attivo sempre, questo vuol dire che registra, anche quando non ce ne rendiamo conto.
Capita a tutti di parlare di qualcosa e ritrovarsi quelle stesse pubblicità sul telefono, coincidenza? Ovviamente no, ed è stato dimostrato da studi appositi. Questo ha aperto un mondo, ma non è così strano come si possa pensare.
Basti infatti riflettere sul fatto che quando diciamo “Ehy Google” oppure “Siri” questi rispondono immediatamente. Questo vuol dire sostanzialmente che ci stavano effettivamente ascoltando, non è suggestione e non sono “frottole”.
Il microfono ti sta registrando: cosa fare
Si tratta piuttosto di una gestione della privacy che talvolta tendiamo a sottovalutare ed è sicuramente una questione da ricercare nel fatto che i microfoni oggi sono connessi con tantissime App differenti, quelle che usiamo tutti i giorni ma anche altre che utilizziamo di meno, magari che abbiamo scaricato per caso.
Avrete notato sicuramente come, quando scarichiamo un’App sul telefono, oggi venga richiesto il permesso ad accedere ai contenuti video e audio, quindi a fotocamera e microfono. Talvolta capita a tutti di cliccare vagamente su Sì oppure Accetta, senza leggere attentamente quanto riportato all’interno del testo. Questo può generare dei problemi severi, fare attenzione è fondamentale.
Quando accordiamo il permesso possiamo scegliere tra lasciare libera l’applicazione di andare a visualizzare la fotocamera e i relativi contenuti oppure il microfono quando preferisce, oppure solo quando è in uso o ancora mai. Chiaramente in alcuni casi selezionare mai può dare dei problemi d’uso propri dell’app, se questa deve connettersi alla fotocamera o al microfono, meglio quindi optare per “mentre è in uso”.
Quello che si deve fare è andare nelle Impostazioni e settare tutti i passaggi. Fare attenzione a ogni singola App, leggere i permessi e ovviamente farlo anche per tutte le App che successivamente vengono scaricate. Questa regola è di grande importanza perché altrimenti si accorda il permesso all’applicazione per andare a registrare, ascoltare, accedere. Diverso chiaramente è il discorso per quelle App fraudolente che lo fanno senza permesso o per gli hacker. In quel caso si tratta di una violazione esterna e quindi di un problema differente. Ma quello più comune e diffuso è legato proprio alle App dove, inconsapevolmente, accettiamo la questione senza farci nemmeno più caso.
Talvolta i dati raccolti vengono poi successivamente impiegati per schedare le abitudini di consumo e i gusti personali, le preferenze e tutto ciò che riguarda la situazione privata per veicolare meglio i messaggi pubblicitari.