La nuova normativa europea potrebbe presto arrivare anche in Italia con il controllo di tutte le chat e i messaggi privati.
Tutte le chat saranno sotto controllo, questo vuol dire Whatsapp, Telegram e tutti gli altri sistemi e applicazioni che sono al momento disponibili e probabilmente anche per quelli che potrebbero arrivare in futuro. Una stretta, forse inaspettata e di cui molti non sanno nemmeno l’esistenza.
Quindi è fondamentale capire bene in cosa consiste quella che viene chiamata “Chat Control 2.0”, la normativa che andrà ad interessare tutta l’Europa e che sicuramente pone una svolta importante per tutti, da chi lavora a chi utilizza questi sistemi per la vita privata.
Chat sotto controllo: perché la nuova direttiva spaventa tutti
L’obiettivo di questo documento è sicuramente quello di dare una sferzata netta a quelle che sono azioni illecite e, in particolari, rischiose per i minori, relativamente all’adescamento ma anche altre pratiche che, come scoperto di recente, potrebbero avvalersi proprio dei sistemi di protezione moderni di questi dispositivi per far circolare materiale vietato e pericoloso.
Quindi la finalità di questo sistema è chiaramente la migliore ma è pur vero che ci sono una serie di pro e contro, come il controllo apposito delle chat che quindi in qualche modo espone la privacy degli utenti. C’è da dire che avverrebbe in maniera automatizzata, non ci sarebbe quindi una persona a leggere il materiale, ma piuttosto si attiverebbe una funzione di controllo da remoto. Però è pur vero che in qualche modo gli utenti si sentirebbero esposti, non perché necessariamente criminali.
Questo spiega perché, anche se questa proposta è stata presentata già da un paio di anni, non è ancora del tutto unificata tra i Paesi e non ha trovato subito riscontro. Tutti, Italia compresa, hanno chiesto di modificare alcuni parametri prima di andare effettivamente ad accordarlo.
Ora la questione sembra proprio vicina dopo le votazioni dei giorni scorsi, i provvedimenti sono stati modificati e potrebbero esserci delle svolte significative per il futuro. Anche se al momento non c’è niente di definito, è chiaro che il fatto che ci stiano lavorando implica che prossimamente potrebbe esserci una svolta sull’argomento.
L’Italia, secondo le voci, sarebbe pronta a dare il suo appoggio ma la versione primaria di tre anni fa è già stata modificata, quindi bisognerà attendere la versione finale. Va ricordato che questo comunque è un sistema che vuole dare protezione, quindi sicurezza a tutti gli utenti, di qualunque età .