Chiunque abbia questa App sullo smartphone dovrebbe controllare subito perché è stato diramato un codice rosso e richiesta attenzione.
Alcune applicazioni sono presenti praticamente su qualunque smartphone, sicuramente questo è dovuto al fatto che, nella maggior parte dei casi, ormai tutti utilizziamo sistemi online per fare shopping, per acquistare prodotti e servizi, ma anche per questioni come foto, video, documenti.
Chiaramente a questo si unisce il gusto soggettivo, c’è chi scarica l’app per il proprio hobby e chi lo fa invece per un’esigenza specifica, ma qui la questione è seria perché si parla di un’applicazione che hanno tutti quindi non di qualcosa che si trova unicamente su un solo dispositivo o poco più.
App in Codice rosso: cosa significa
Non è la prima volta in realtà che si parla di questo problema evidenziato già in passato. Anche se questa è una di quelle maggiormente diffuse in Europa, oggi si parla di anomalie tecniche che sono state rivelate e che destano preoccupazione. 12 milioni di utenti al mese solo in Italia, questo spiega la portata dell’uso e anche del fenomeno che comunque è evidenziato in tutto il mondo. NTC ha condotto un’indagine al riguardo evidenziando due “red flag” quindi punti pericolosi.
Il primo è relativo al fatto che si tratta del caricamento di un codice dinamico in un ambiente di runtime proprietario e il secondo invece è che ci sono dei livelli aggiuntivi di crittografia. Questi due passaggi che ovviamente a molti suoneranno totalmente ignoti, sono invece un elemento di pericoloso per l’utente medio che ha sul suo telefono un’applicazione di Temu.
Oggi Temu ormai è accreditato e tantissimi fanno shopping senza problemi eppure la questione di tanto in tanto ritorna. Il rapporto dal titolo “Technical Security Analysis Mobile App Temu” invita alla cautela perché di fatto questi due elementi di Temu sono del tutto insoliti per un’app di questo tipo. Questo vuol dire, chiarisce sempre il documento, che Temu è in grado di modificare il suo funzionamento in modo indipendente, pertanto non deve chiedere poi allo Store ospitante il permesso, cosa fondamentale per preservare la sicurezza dell’utente finale che scarica le app dallo store per un motivo.
Per tutti questi motivi bisogna sempre fare attenzione, far fare scannerizzazioni continuative ma questo vale per Temu e anche per le altre, anche se oggi il codice rosso c’è per questa App in base a quanto riportato nei documenti, non è detto che domani non tocchi a un altro big del settore.