Un messaggio fake dalla banca può dare seguito, anche facilmente, ad un vero attacco informatico, una truffa molto grave.
Riconoscere le truffe, quindi sapere quali sono gli elementi di rischio, è molto importante. Oggi infatti questa è l’unica via per evitare danni e problemi ulteriori, purtroppo non si può fare altrimenti perché non ci sono altre strade se non quelle della prevenzione.
Chiaramente in caso di problemi si può sempre fare riferimento a chi di dovere, come banche, enti, polizia postale, ma resta il problema. Le truffe non possono certo essere arginate, quindi è chiaro a tutti che bisogna intervenire, altrimenti il danno potrebbe risultare enorme.
Messaggio fake dalla banca: è una truffa
Il messaggio che oggi circola con maggiore facilità è proprio quello bancario. Il punto è che tutti sono certi di non cliccare mai. Ognuno è sicuro di quello che dice e quindi che in nessun caso potrebbe cadere nella trappola eppure la situazione è molto più complessa di quanto si possa credere.
Oggi il phishing è ben mascherato, quindi ovviamente tutelarsi non è affatto facile. Un tempo bastava notare un italiano scritto male, un numero sospetto oppure un indirizzo email chiaramente fraudolento e con un po’ di occhio ci si metteva al riparo. Oggi invece la situazione è più gravosa, in primis perché la rete non è più legata solo a sms ed email, arrivano ovunque anche su Whatsapp, mediante i social e attraverso altri strumenti similari.
Le truffe poi cambiano sempre e i messaggi sono così sofisticati, con questi siti praticamente identici, che solo un esperto potrebbe effettivamente e rapidamente capire che è un attacco prima di trovarsi a cliccare sul link. Tutti sono certi di non essere in pericolo, di sapere cosa fare. Immaginate di essere di corsa, mentre uscite dall’ufficio per correre a scuola dai vostri figli o mentre correte per andare a prendere la spesa, oppure mentre fate una delle tantissime cose che durante la giornata, quasi per tutti, vengono compiute in modo molto rapido e frettoloso.
Arriva un messaggio, uno dei tanti, è proprio del vostro istituto bancario, lo aprite e c’è una comunicazione da leggere o qualcosa che, per puro caso, richiama un’azione che avete compiuto da poco. A quel punto sarete spinti a cliccare e penserete solo dopo “magari è una truffa”, in quel momento lo farete in modo veloce e distratto, come tutti. Il punto è che cadrà a pennello, non perché pensato per voi ma perché queste truffe vengono inoltrate a milioni di utenti, di questi milioni c’è sempre qualcuno che alla fine ci clicca.