Non tutti lo sanno eppure basta una semplice PEC per richiedere un rimborso di centinaia di euro in modo facile.
Le stime attestano cifre importanti, addirittura fino a 600 euro di importo. Un modo semplice ma anche molto importante che consentirebbe a tantissimi utenti di recuperare un bel po’ di soldi. Senza procedure complesse ma solo inviando una PEC.
Ovviamente è essenziale che la persona che la inoltra abbia una PEC personale, oggi si possono fare in modo anche gratuito quindi è veramente semplicissimo e hanno valenza legale, quindi cosa da non sottovalutare non solo per la richiesta di rimborso ma in generale.
PEC per ottenere un rimborso fino a 600 euro
Un tempo le PEC venivano utilizzate esclusivamente dagli utenti in quanto imprese, oggi invece sono state aperte a tutti e ovviamente questo permette di avere grandi benefici perché si tratta di un sistema molto pratico ma anche veloce per poter adempiere a una serie di condizioni burocratiche che, un tempo, sarebbero state più difficili.
In particolare si tratta di una procedura che permette di andare ad operare laddove ci sia un ritardo aereo o un problema di questo tipo su un volo con alcune difficoltà che implicano la necessità per l’utente di essere rimborsato.
Nello specifico, il regolamento UE 261 del 2024, riferito ai viaggiatori, prevede un rimborso fino a 600 euro per alcune difficoltà come ritardi superiori a 3 ore, overbooking o cancellazioni. In questo caso però pur avendone diritto molti non sanno cosa fare, come procedere, a chi richiedere questa agevolazione. Ecco dunque che occorre essere informati adeguatamente per poter procedere senza problemi.
Secondo quanto previsto basta inoltrare una PEC alla compagnia aerea facendo richiesta di rimborso con tutte le specifiche sulle persone e anche sui dati del volo. Il Governo specifica “La Posta Elettronica Certificata (PEC) ha lo stesso valore legale di una raccomandata tradizionale con avviso di ricevimento. Per certificare l’invio e la ricezione di un messaggio di PEC, il gestore di posta invia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Allo stesso modo, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna del messaggio, con precisa indicazione temporale.
E’ possibile consultare ed estrarre gli indirizzi PEC di qualsiasi ente pubblico grazie all’Indice delle Pubbliche Amministrazioni. Ogni PA ha l’obbligo di creare una casella PEC per ogni registro di protocollo e comunicare ciascun indirizzo all’AgID” quindi si può usare in tutte le circostanze in cui è strettamente necessario, come quella dei voli ma non solo.