Sembrava una follia, una voce di corridoio, e poi è arrivata l’ufficialità e la nota dell’azienda che ha annunciato il futuro.
Apple è pronta a dire addio e non tra molto, in realtà si tratta di una notizia del 28 dicembre, quindi gli utenti hanno appreso qualcosa che era già in corso d’opera. Una modifica importante che cambierà per sempre il destino dell’azienda.
Negli anni siamo stati abituati a vedere questa come la punta di un settore in continua evoluzione e crescita ma adesso siamo di fronte a uno stravolgimento, in larga parte inatteso.
Apple, rivoluzione smartphone: cosa cambia da questo momento
Da questo momento in poi, sostanzialmente, c’è un nuovo modo di fare e vale per tutta l’Europa e per tutte le aziende. Un connettore unico, uguale per tutti, un obbligo che quindi crea problemi sostanzialmente ad Apple, l’unica ad adottare, almeno per la sua produzione, uno strumento diverso.
Anna Cavazzini, presidente della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, ha dichiarato: “Questa pietra miliare segna un passo decisivo verso la praticità del consumatore e la responsabilità ambientale. A partire da domani, i consumatori potranno godere di un futuro in cui un caricabatterie funziona su una varietà di dispositivi elettronici, indipendentemente dal marchio. Queste regole offrono vantaggi per tutti, dalla riduzione degli sprechi ambientali all’aiuto alle famiglie per liberare i cassetti pieni di caricabatterie incompatibili o inutilizzati”.
“Queste norme mirano a contrastare le tonnellate di rifiuti generati ogni anno dai caricabatterie scartati e a far risparmiare alle famiglie dell’UE circa 250 milioni di euro eliminando ogni anno gli acquisti non necessari di caricabatterie. Stiamo assistendo all’allineamento dei paesi al di fuori dell’UE con il nostro approccio, dimostrando che la spinta decennale del Parlamento per un caricabatterie universale sta diventando anche uno standard globale”.
Un annuncio che cambia tutto e che ovviamente pone di fronte a una rivoluzione che sembrava annunciata ma a cui pochi credevano nel profondo. Ora l’azienda dovrà ritirare tutti i prodotti con il vecchio sistema, non possono più essere venduti, molti sono già stati ritirati e sicuramente non si potranno più acquistare. Un passo che mira a unificare e semplificare il tutto ma che, chiaramente, crea anche un certo scompiglio generale.
“Monitoreremo attentamente il modo in cui i produttori si adatteranno a questi cambiamenti e non vediamo l’ora di leggere gli studi della Commissione sull’evoluzione della ricarica wireless e sui futuri requisiti di disaggregazione. È fondamentale garantire che i consumatori abbiano gli strumenti per continuare a fare scelte intelligenti e sostenibili man mano che il mercato si evolve” ha concluso infine la Cavazzini.