Gmail è al centro dell’attenzione dopo una comunicazione pervenuta circa la sicurezza dello stesso, tanto da richiedere l’intervento degli utenti.
Oggi sicuramente Gmail è tra i sistemi più utilizzati in assoluto per quel che riguarda la posta elettronica. Il problema è che gli hacker sfruttano i cookie delle sessioni proprio per violare la privacy e per accedere a tutti i contenuti. Un dettaglio limitato, di cui molti non conoscono nemmeno l’esistenza, per tanti utenti i “cookie” sono un elemento non ben definito che li spinge a cliccare su ok per poter fruire del contenuto del sito o del servizio e andare avanti.
Eppure, proprio gli utenti di un servizio stabile e sicuro come quello Google, potrebbero diventare le vittime di un attacco, come riportato esattamente dall’FBI che, insieme alle altre forze dell’ordine, ha voluto diramare l’allerta. Gmail è diventata, in maniera quasi inspiegabile, il centro delle attenzioni di cybercriminali che hanno deciso propriamente di utilizzare questi elementi – ovvero i cookie di sessione – per creare delle porte di accesso.
Gmail, l’allarme delle forze dell’ordine: sotto attacco
I cookie di sessione sono dei file temporanei che vengono creati per consentire l’accesso continuativo. Gli hacker sfruttano questa vulnerabilità per poter accedere agli account delle vittime, quindi vanno addirittura a passare sui fattori a doppia autenticazione. Quando noi accettiamo “ricorda su questo dispositivo” creiamo questi file e quello che sembra un servizio comodissimo da utilizzare si tramuta invece in una condizione molto diversa.
Quindi, in generale, la prima cosa che bisogna sicuramente fare è non andare ad accettare di automatizzare il processo di accesso perché, per quanto sia comodo, è comunque un elemento che crea una falla, un problema. Quindi meglio disattivare tutto prontamente, rimuovere questi accessi – possibilmente anche agli altri siti – fare sempre attenzione prima di accettare, guardarsi bene da inserire dati o premere ok senza leggere cosa comporta quella scelta.
Se gli hacker riescono ad entrare anche sulla mail, da quel punto hanno accesso a tutto ciò che avete inviato e ricevuto e anche tutti i dati connessi. Una reazione a catena molto più difficile di quello che si può immaginare, una situazione complessa e articolata che può fare danni. Google ha fatto sapere che continua sempre a lavorare per mantenere la soglia di attenzione e sicurezza elevata e quindi per tenere gli utenti al sicuro ma è chiaro che questo non prescinde mai dall’attenzione che deve subentrare proprio da parte di questi.