Ancora una truffa, l’ennesima per gli utenti che devono fare i conti con una situazione veramente molto difficile e tanti rischi.
Purtroppo la verità è che le truffe sono in eterno cambiamento e questo comporta sempre delle novità molto difficili da arginare. Il punto infatti non è nella modalità che cambia sempre ma nel capire come avvengono i raggiri online e telefonici, al fine di scongiurare ripercussioni anche peggiori.
La situazione è cambiata e sta cambiando, ovviamente. Ci sono infatti nuovi spunti che rischiano letteralmente di mettere in ginocchio gli utenti che possono ritrovarsi all’improvviso con situazioni impossibili da sanare. Ma qual è il punto? Certamente la questione più delicata è capire come tutelarsi.
Se rispondi “Sì” ti svuotano il conto: cosa fare
La nuova truffa del sì ha trovato terreno fertile dopo la fine del mercato tutelato e quindi la spinta economica relativa alle bollette che ha dato modo a tutti di ritrovarsi di fronte a situazioni delicate con contratti sempre più costosi e la voglia di risparmiare. Parliamo di 15 milioni di utenti che si sono trovati all’improvviso a voler risparmiare.
Ecco dunque che sono partite le chiamate, presunte offerte vantaggiose che ovviamente facevano leva sulla voglia di tutti di risparmiare, spendere meno possibile. Proprio facendo leva su questa necessità sono partite le truffe che hanno iniziato a sfruttare un vecchio trucco. Basta fare attenzione perché la verità è che questo si ripetono sempre, alla fine si torna sempre e comunque a vecchi meccanismi solo con qualche dettaglio diverso.
Il problema è che nel momento in cui si risponde e si forniscono anche pochi e semplici dati, si lascia terreno fertile per una truffa molto gravosa di cui ci si rende conto quando è troppo tardi. Infatti i malintenzionati utilizzano questi strumenti per procedere al raggiro, sostanzialmente attivando dei contratti a proprio nome, solo in seguito al Sì.
Un passaggio chiave che ha comunque dei risvolti nel tempo dal momento che l’utente si trova all’improvviso a dover pagare qualcosa di cui non aveva nemmeno idea. Ecco dunque che se arrivano chiamate da parte di terzi, non bisogna rispondere, fornire dati personali, indicazioni o altri elementi che possano in qualche modo dare proprio quelle indicazioni semplici ed essenziali per mettere in piedi la truffa. Questo non vale solo per i numeri esteri, come si potrebbe immaginare, ma anche per quelli che hanno prefisso italiano, come segnalato anche dalla Polizia Postale.