Gmail è, ad oggi, tra i prodotti più utilizzati quando si parla di caselle email ed è ampiamente sicuro.
Tuttavia, i ricercatori di sicurezza hanno scoperto qualcosa che per molti rappresenta sicuramente una novità assoluta: i truffatori sono sempre in agguato e, certamente, Gmail, come altri servizi, è nel mirino. Questo accade perché risulta essere tra i prodotti più utilizzati in assoluto, sia per la gestione delle email, sia per sfruttare i servizi di Google.
Ciò significa che è sempre indispensabile per gli utenti fare attenzione, indipendentemente dal client di posta che si utilizza. Secondo quanto individuato dagli specialisti, Google è sotto attacco, e in particolare la nuova truffa riguarda Gmail, ma soprattutto Google Calendar.
Allarme Gmail: utenti nel mirino, come difendersi
Il tutto si basa proprio sull’affidabilità che questo marchio ha per gli utenti, che spesso, essendo consapevoli della sicurezza di base offerta da Google e delle impostazioni adottate dal sistema, danno per scontato, forse erroneamente, che tutte le email, i messaggi e le notifiche siano perfettamente sicuri. I truffatori, oggi, modificano l’intestazione delle email affinché possano somigliare alle notifiche di Google Calendar.
In questo modo, gli utenti sono spinti a cliccare facilmente. Una volta che il clic è avvenuto, vengono prelevati tutti i dati personali delle persone, e da qui chiaramente si sviluppa una truffa che può riguardare sia direttamente i dati personali, minando la privacy, sia compromettere facilmente i dati bancari per prelevare soldi dai conti e dalle carte connesse.
Google è intervenuto al riguardo e ha invitato gli utenti a modificare un’impostazione che consentirebbe di aumentare la sicurezza, evitando che ignoti possano accedere tramite Google Calendar. Ciò che bisogna fare è andare su Impostazioni, poi su “Evento” e infine su “Aggiungi”, modificando gli invitati, ovvero le persone che possono avere accesso alle modifiche dirette.
Purtroppo, Google non è l’unica piattaforma che viene utilizzata per mettere a segno numerose truffe. Il problema persiste anche su applicazioni famose come WhatsApp e Telegram. Talvolta, un semplice messaggio si trasforma in qualcosa di ben più pericoloso per gli utenti, che vedono rapidamente minata la loro privacy. In particolare, ciò riguarda il contenuto all’interno delle chat, dove spesso vengono scambiati anche dati sensibili, come i numeri di carta, le informazioni sul conto corrente e altri dati personali.
Quindi è fondamentale non solo fare attenzione ai messaggi, alle chiamate e agli elementi che vengono attenzionati come potenzialmente truffaldini ma ora anche alle notifiche che potrebbero sembrare erroneamente “reali”.