Auricolari e cuffie sono sempre più diffusi, ma adesso emerge una nuova verità sull’utilizzo e, soprattutto, sulla sicurezza di questi dispositivi.
Negli ultimi anni hanno conosciuto un vero e proprio boom, in particolar modo gli auricolari Bluetooth, che consentono di effettuare chiamate e ascoltare la musica senza l’impiccio del classico filo attaccato allo smartphone. Un tempo, sicuramente, le cuffie erano molto in voga, per poi passare di moda, ma sono tornate nuovamente in auge, soprattutto nell’ultimo biennio, accompagnando coloro che vogliono isolarsi perfettamente dal rumore esterno e che magari non trovano altrettanto piacere nell’utilizzo degli auricolari, che tendenzialmente si inseriscono nel padiglione auricolare.
Ad oggi, se ne contano tantissime tipologie, quindi sia per gli auricolari che per le cuffie c’è veramente ampia scelta tra gli ultimi modelli, anche quelli che non si inseriscono all’interno dell’orecchio, ma vengono collocati come se fossero degli orecchini.
Allerta cuffie e auricolari: quando possono danneggiare l’udito
La realtà, però, è che questi dispositivi fanno ormai parte della vita quotidiana di tutti, soprattutto per i giovanissimi, che spesso sottovalutano i rischi per l’udito e la salute legati al loro utilizzo. Ovviamente, la capacità uditiva permette a tutti di poter ascoltare musica o fare telefonate utilizzando qualsiasi tipo di cuffia, interna o esterna. Il problema riguarda, però, soprattutto l’isolamento esterno, ovvero il fatto che l’uso di questi dispositivi può comportare problematiche legate alla sicurezza. Non è un caso se il codice della strada ha vietato l’uso di questi dispositivi alla guida, visto che l’isolamento dal rumore esterno ha delle implicazioni notevoli.
Guardando all’uso quotidiano, però, se si tratta di utilizzare il dispositivo per pochi minuti, ad esempio per fare una telefonata, non ci sono particolari problematiche, soprattutto se si regola attentamente il volume. La questione riguarda però, soprattutto, i giovanissimi, che non utilizzano questi dispositivi per pochi minuti, magari per fare una telefonata mentre camminano per strada, ma piuttosto per ascoltare musica o guardare video in modo isolato, arrivando anche a ore di utilizzo continuativo.
La voce umana, infatti, normalmente raggiunge i 30-40 decibel, mentre i rumori stradali, ad esempio, possono arrivare a 110 decibel. Il problema è che quando si indossano cuffie o auricolari, si alza il volume anche fino a 100 decibel in modo continuativo. Quindi, non si tratta più di un rumore improvviso, ma di un suono continuo con una riproduzione che supera il doppio di quella della voce umana.
È chiaro che sono stati introdotti tutta una serie di limiti sui dispositivi che invitano, ad esempio, a rimuovere le cuffiette quando si stanno utilizzando da troppo tempo oppure a ridurre il volume se troppo alto, avvertendo che ciò potrebbe causare dei danni. Il problema è che questo nuovo elemento aumenta la consapevolezza di chi li utilizza, ma non rende impossibile ignorarlo, ed è chiaro che i giovanissimi, quindi, spesso vanno oltre le regole e utilizzano questi sistemi come meglio credono.
Ovviamente, ci sono dei consigli da parte degli specialisti, e risiedono tutti nella regola del 60-60, che permette di prevenire danni all’udito. Sarebbe quindi ottimale utilizzare queste cuffiette, auricolari o qualunque altro strumento simile, per non oltre 60 minuti e, soprattutto, al 60% del volume dello smartphone, non oltre, perché a lungo termine potrebbero esserci danni all’udito.