Una pratica molto comune che tutti adottiamo nella vita quotidiana potrebbe rivelarsi completamente sbagliata quando si parla di tecnologia.
Spesso siamo certi di fare la cosa giusta, soprattutto per preservare i prodotti che utilizziamo e per migliorare la loro durata e prestazioni, senza renderci conto che, in realtà , ci troviamo di fronte a errori comuni che nel tempo sono stati consolidati come pratiche perfettamente corrette.
Questo è sicuramente il caso, dal momento che la verità emerge solo ora e suscita stupore da parte degli utenti, che non immaginavano che fosse questa la modalità corretta di utilizzo. In particolare, non sapevano che spegnere il dispositivo Sony al termine del gioco fosse un errore e non il metodo giusto per il suo funzionamento.
PlayStation, hai sempre sbagliato ad usarla: il trucco salva-vita
I videogiochi si sono evoluti nel tempo e molte caratteristiche sono cambiate. Sicuramente, chi appartiene alla vecchia generazione, che ha visto molte modifiche in termini di grafica e prestazioni, potrebbe essere convinto che alcune pratiche siano ancora valide, quando invece non è più così. Un recente studio effettuato da Sony ha messo in evidenza come solo il 50% degli utenti sfrutti una delle funzionalità cardine introdotte negli ultimi anni. Si tratta di uno strumento tanto semplice quanto efficace, eppure la metà delle persone non sa nemmeno che esista e che sia possibile ottimizzare l’esperienza del giocatore.
Tra i vari progressi, c’è la possibilità di mettere in pausa una sessione e riprendere il gioco da dove era stato interrotto. Questo è ormai uno standard ed è molto interessante perché, anche per chi ha poco tempo, non è necessario effettuare tutta la procedura di salvataggio prima di spegnere il sistema, ma basta fare un semplice clic. Eppure, la metà degli utenti che oggi giocano con la PlayStation 5 spegne la console quando ha finito di giocare. Sembra quindi che ci sia questa abitudine comune di spegnere la console di gioco, come si fa con il computer, alla fine della sessione, pensando che ciò sia necessario.
Eppure, le tecnologie moderne hanno un’alternativa molto più pratica, che è di fatto una sorta di standby. Questo permette di non danneggiare il dispositivo, di non consumare elettricità e di poter sospendere temporaneamente la partita in corso per poi riprenderla successivamente. Ciò è possibile grazie a un sistema di memorizzazione dello stato corrente di gioco che viene effettuato direttamente sulla RAM. In questo modo, la pausa può essere anche prolungata nel tempo, il dispositivo non si spegnerà e non accadrà nulla ai progressi raggiunti.
Eppure, solo la metà dei giocatori utilizza questa funzione. Questo implica che l’altra metà continui a salvare manualmente ogni volta tutti i progressi, nella convinzione che possano essere persi. Se bisogna uscire all’improvviso, ad esempio per un’emergenza, è chiaro che anche questo piccolo passaggio implica una perdita di tempo che non è necessaria.
Sicuramente uno dei fattori chiave è la mancanza di consapevolezza delle funzionalità tecniche di questi dispositivi di gioco. Infatti, sebbene nel tempo ci sia stata un’evoluzione, molte persone che sono passate dalla vecchia PlayStation alla nuova non hanno compreso appieno tutte le caratteristiche da poter sfruttare. In secondo luogo, molti temono che lasciare il dispositivo in standby consuma energia, e quindi aumenti la bolletta, mentre i produttori hanno chiarito che, in realtà , il dispositivo in standby consuma la stessa quantità di energia di un dispositivo spento ma collegato alla corrente.