Una notizia del tutto inattesa arriva dal mondo Apple, con una certa ufficialità e, soprattutto, la fine della produzione.
È sicuramente chiaro a tutti che nel mondo della tecnologia ci sono una serie di variazioni continuative nel tempo che portano a degli stravolgimenti incredibili. Basti pensare al fatto che Nokia era uno dei prodotti di punta degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, e che improvvisamente, nel tempo, è stato letteralmente soppiantato da un colosso come Apple o da Samsung, per finire oggi addirittura a concludere in via definitiva la sua produzione.
Questo esempio è fondamentale perché ci aiuta a capire quanto gli stravolgimenti possano essere non soltanto inattesi, ma anche riguardare prodotti o brand di uso quotidiano per motivi che non immaginiamo.
Apple: addio al prodotto tanto amato
Al centro dell’attenzione è proprio Apple, un’azienda che oggi è primaria nel panorama della tecnologia e che vanta non soltanto prodotti classici, come smartphone e computer, ma anche oggetti che hanno rivoluzionato totalmente il settore. Basti pensare al fatto che Apple ha introdotto un visore che ha regalato un’esperienza completamente nuova, qualcosa che si avvicina un po’ alla fantascienza per alcuni.
Quando Apple ha presentato Vision Pro, è stato chiaramente un passo rivoluzionario, qualcosa di spettacolare. I social ne parlavano in maniera incredibile e ha avuto inizio il boom delle vendite. Il problema è che, dopo l’impennata iniziale che ha portato allo stravolgimento del mercato, la questione è diventata dolente. Di fatto, le vendite non sono state come ci si aspettava, sia per i costi troppo impegnativi, che per la maggior parte delle persone sono oltre quello che è il budget possibile per acquistare prodotti di questo tipo, sia considerando che ci sono dei concorrenti di mercato che hanno creato buoni prodotti senza arrivare a cifre così elevate.
Inoltre, Apple si è trovata con un surplus di unità non vendute; si parla addirittura di 500.000 pezzi, secondo i report di settore. Quindi, l’entusiasmo iniziale verso questo strumento straordinario, che sembrava il sogno di tutti, ha lasciato il posto a esigenze differenti o, comunque, all’acquisto di prodotti similari che non presentano una cifra così eccessiva.
Il CEO di Apple, Tim Cook, ha riconosciuto che sicuramente questo non era destinato a essere un prodotto di massa, come lo smartphone, che chiaramente è ormai presente nelle tasche di tutti. È per questo che Apple potrebbe pensare di creare una versione più conveniente dello stesso, magari semplificando alcune funzionalità e eliminando qualche costo. Il nuovo modello, quindi, passerebbe a un prezzo ben differente rispetto ai 3.500 euro; si arriverebbe sui 2.300 euro. Il problema è che siamo comunque molto lontani dal costo di Meta’s Quest 3, che è stato lanciato a circa 300 euro. Quindi, chiaramente, si tratterebbe di una fascia di prezzo completamente più accessibile, che rappresenta anche per molti l’idea, magari, di togliersi uno sfizio.
Il problema, di fatto, è che Apple sta facendo i conti con qualcosa che magari non immaginava: se pensava di primeggiare in questo settore, di fatto si trova di fronte a un blocco veramente significativo che potrebbe portare addirittura alla fine totale della produzione dello stesso, secondo alcuni specialisti addirittura la produzione di quello che è presente oggi sul mercato, sarebbe già stata interrotta.