Il canone TIM è qualcosa che non tutti conoscono e, soprattutto, chiaramente non hanno la consapevolezza delle implicazioni di questo pagamento.
Dal 1998 c’è una condizione molto importante tra lo Stato italiano e TIM, si tratta di un contenzioso legato proprio al canone concessorio richiesto a TIM nel momento in cui è avvenuta la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni. Arriva adesso, dopo decenni di battaglie legali, la decisione della Corte di Appello che ha determinato il rimborso del canone originario, che attualmente è stato rivalutato a un miliardo di euro.
Non tutti sanno che lo Stato italiano ha avuto un contenzioso legale con TIM, che un tempo era appunto Telecom Italia. Infatti, prima del cambiamento che ha portato all’apertura delle telecomunicazioni, Telecom aveva sostanzialmente il monopolio del settore. Con la nuova normativa furono aperte le condizioni e quindi si creò una circostanza diversa in cui potevano partecipare anche gli altri operatori. In quel contesto, però, lo Stato impose il pagamento di un canone che era fissato a 500 milioni di euro.
Cos’è il Canone Tim e cosa sta accadendo
TIM contestò la richiesta, in quanto riteneva il canone non dovuto, poiché c’era stata la liberalizzazione del settore e non vi era quindi la giustificazione per dover pagare questo canone. Il contenzioso è andato avanti praticamente per anni; è stata una battaglia legale lunghissima che oggi ha visto la fine con la decisione della Corte d’Appello.
Chiaramente, si tratta di una condizione che è esecutiva, ma si potranno vedere le decisioni finali soltanto con la Corte di Cassazione, dal momento che è stato già presentato il ricorso. Se non ci saranno cambiamenti, lo Stato dovrà versare a TIM il canone originale, che nel tempo chiaramente è cambiato, essendo stato rivalutato dopo molti anni. Se le cose dovessero quindi andare così, si tratterebbe di una vittoria senza precedenti per TIM, che ovviamente andrebbe a intascare una somma non di poco conto e di sicuro interesse, soprattutto dopo la vendita della rete avvenuta negli ultimi tempi.
Nel 2020, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva confermato l’illegittimità di determinare un canone a livello nazionale, poiché quest’anno va contro quelle che erano le direttive europee, ma adesso questa decisione non riguarda solo l’uniformità dal punto di vista europeo, ma chiaramente anche l’effettiva determinazione da parte dello Stato italiano. Una svolta dunque per Tim ma anche per la decisione e quindi per quello che rappresenta.