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Bollette, attenzione all'errore (mistergadget.tech)
Le bollette rappresentano un documento a tutti gli effetti, quindi bisogna fare molta attenzione, altrimenti si rischia di trovarsi in una posizione sconveniente.
Ovviamente, negli ultimi anni c’è la tendenza a pagare online direttamente le bollette oppure a farlo mediante il codice che arriva nelle email, e quindi il cartaceo è ovviamente sempre più sporadico. È comunque fondamentale capire che si tratta sempre di documentazione, e quindi sia per quanto riguarda le bollette che le fatture e i documenti in generale, ci sono comunque delle linee guida da seguire.
Molti effettuano il pagamento e gettano via la bolletta pensando che, di fatto, abbiano versato quanto dovuto e che siano quindi in una posizione totalmente sicura, in una botte di ferro, e possano procedere. Il problema è che quella è appunto la documentazione, quindi nel momento in cui si pone la necessità di andare a dimostrare l’avvenuto pagamento e quindi la corrispondenza, se non si ha un riscontro, non è possibile farlo. Di conseguenza, si risulta non paganti per le bollette.
Bollette pagate online: dopo quanto si possono gettare le ricevute
La prescrizione dei controlli è prevista a due anni per le bollette di luce e gas, mentre quella generale per il resto si applica a cinque anni. Quindi, in linea di massima, queste sono le norme da seguire per quanto riguarda la conservazione dei documenti per essere al sicuro. Per i documenti fiscali e bancari, invece, si sale addirittura a dieci anni, quindi bisogna fare ancora più attenzione.

Chiaramente, il risvolto online cambia molto le carte in tavola, perché sostanzialmente le transazioni possono essere tracciabili mediante l’app bancaria o comunque il riscontro che può essere richiesto in qualunque istituto di credito del proprio circuito bancario. Ovviamente però bisogna capire bene cosa significa, perché i pagamenti talvolta vengono effettuati con app terze, e quindi in quel caso è indispensabile andare a effettuare il download, perché quella è la prova certificata che il pagamento è stato effettuato e quindi va conservato congiuntamente alla bolletta.
Chiaramente, se ci sono problemi, si può sempre risolvere con la propria banca e farsi dare la copia del pagamento effettuato, dove c’è l’indicazione di tutto quanto pagato e anche il riscontro che consente poi al ricevente di capire subito se il pagamento è stato effettuato o meno. Però si tratta comunque di una procedura più lunga che potrebbe richiedere una serie di condizioni più scoccianti. Quindi, per ovviare al problema, sicuramente il consiglio è sempre e comunque di scaricare la ricevuta, anche se questa di fatto potrebbe non essere necessariamente conservata nel tempo, ma solo come via precauzionale. In questo modo, se ci fossero problemi, si avrebbe la ricevuta.
Volendo fare un riepilogo relativamente a quello che sono i pagamenti online, non è doveroso rispettare la conservazione come invece è fondamentale per quelli cartacei, per i quali, altrimenti, se si paga con i contanti, non si approva. I pagamenti effettuati sia online che presso gli istituti bancari sono sempre tracciabili, quindi anche a distanza di tempo c’è sempre modo di recuperare la transazione. Ma il consiglio comunque è attenersi, per una questione burocratica e di fiscalità più lineare e concreta, a conservare comunque sempre una copia, anche se non è quella della bolletta. Poiché, di fatto, se si va online, non si ha il riscontro della bolletta o il timbro, ma semplicemente un PDF oppure una ricevuta che si può stampare o archiviare in maniera digitale, così da essere certi di avere tutte le sicurezze del caso.