Che la lotta al contante fosse ormai una consapevolezza e un dato di fatto è chiaro; infatti, gli strumenti digitali possono essere più sicuri e decisamente migliori, soprattutto in ottica futura.
Il mondo sta cambiando ed è chiaro che anche i metodi di pagamento, le modalità con cui approcciamo i soldi, seguiranno questa tendenza. Anni fa sarebbe stato impossibile pensare che il mondo avrebbe pagato mediante delle carte, oppure semplicemente con uno smartphone, o addirittura appoggiando lo smartwatch a un sistema Wi-Fi. Eppure è accaduto.
Quindi, è chiaro che siamo di fronte a un perenne cambiamento e che questo riguarda anche le cose basilari, come la circolazione della moneta. In molti paesi d’Europa ormai l’euro cartaceo è sostanzialmente in disuso, e tutto viene effettuato con carte o metodi digitali; in contante non si paga praticamente più. L’Italia sicuramente resiste da questo punto di vista, ma è chiaro che c’è un lavoro fatto a livello complessivo che ci porterà a nuove consapevolezze.
Euro digitale, ormai manca poco
La rimozione degli ATM, e quindi questa pratica diffusa di scardinare l’utilizzo del contante nel quotidiano, è già attiva, ma il 2025 potrebbe essere un anno di svolta, nel momento cruciale in cui arriverà l’euro digitale. Si tratta di una moneta elettronica che l’eurosistema sta sviluppando proprio per utilizzare un sistema di pagamento sicuro e facile. Le banche centrali hanno accelerato i lavori da questo punto di vista, anche per quanto riguarda l’infrastruttura digitale, ed è chiaro che rappresenterà senza ombra di dubbio il futuro.
Piero Cipollone, membro del board della Banca Centrale Europea, in una delle interviste a riguardo, ha spiegato come potrebbero diventare le prospettive future con questo nuovo strumento, che ovviamente sarà un beneficio per tutti all’interno dell’area Europa. L’euro digitale sarebbe garantito dalla BCE, quindi funzionerebbe come un wallet online gestito comunque dalle banche.
I vantaggi sono sicuramente importanti anche rispetto alle classiche carte e agli strumenti di pagamento, perché di fatto sarebbero più sicuri, con la protezione dei dati e quindi l’impossibilità di perseguire frodi, cosa che purtroppo, con le classiche carte e i sistemi di pagamento, nonostante la sicurezza e gli strumenti offerti dalle banche, non si riesce comunque a arginare totalmente.
Per i cittadini, le funzioni base dell’euro digitale ovviamente saranno, per esempio, quella di fare acquisti online con transazioni del tutto gratuite, la possibilità di trasferire denaro, quindi in pratica un po’ le cose che si fanno oggi con le classiche carte, ma in maniera più veloce e soprattutto evitando giri inutili. L’euro digitale chiaramente sarà utilizzabile fino a una certa soglia. Al momento si stima che dovrebbe essere entro i 3.000 euro e probabilmente proprio il 2025 sarà l’anno chiave, poiché la fase di preparazione si concluderà a ottobre. Quindi, se tutto andrà liscio, senza intoppi, entro la fine dell’anno ci dovrebbe essere il lancio effettivo.