Una nuova truffa sta dilagando online, ma questa volta preoccupa moltissimo gli utenti per quelle che possono essere le conseguenze finali.
Le truffe online non sono una novità ; il problema è che possono assumere dei caratteri decisamente strutturati e, di conseguenza, avere delle ripercussioni molto serie. Siamo abituati a quelle che riguardano i raggiri economici oppure il furto di dati, o comunque finalizzate in maniera specifica alla questione prettamente economica, ma la cosa si complica soprattutto quando questo genere di truffe è finalizzato al ricatto.
Nel momento in cui si tratta di pagare un riscatto, la questione è veramente complessa, perché, di base, vuol dire che gli hacker si sono insediati nel dispositivo della persona e, di conseguenza, hanno tutti gli strumenti per poterla sostanzialmente ricattare, estorcendo denaro e non soltanto accedendo a quelli che sono i conti o i dati personali, ma andando oltre.
Truffe online, con quesa novità finisci nei guai: ti chiedono il riscatto
Poiché queste condizioni si stanno diffondendo e sembrano essere un vero e proprio “trend” del momento, è importante fare attenzione, soprattutto quando si scaricano contenuti esterni. Quindi, ad esempio, applicazioni, strumenti o anche banalmente quando ci si collega con il proprio dispositivo, come il telefono, a un altro sistema che può essere una chiavetta esterna oppure un sistema di ricarica, in modo particolare quando ci si trova in ambienti come aeroporti, stazioni o comunque luoghi molto affollati e sconosciuti, dove non si sa esattamente a cosa si va incontro.
Il problema, infatti, è che la situazione può facilmente degenerare e possono subentrare problematiche molto severe, come in questo caso. È chiaro che, nel momento in cui viene avanzata una richiesta di riscatto, le regole da seguire sono sempre le stesse: bisogna fare attenzione, non condividere mai dati personali, non inoltrare informazioni che in qualche modo possano essere sensibili, non rispondere nemmeno a messaggi che possano potenzialmente essere pericolosi, non cliccare sul link, ma nemmeno su QR code o su qualunque altro elemento che possa determinare il ripristino di una meccanica che consente agli hacker di accedere al vostro dispositivo.
Questi sono comportamenti basilari che vengono ripetuti continuamente, ma purtroppo le truffe sono molto difficili da limitare perché, appunto, cambiano continuamente struttura, e questo rende difficile limitare i danni e anche la loro diffusione. È per questo che anche le forze dell’ordine spingono per creare consapevolezza nell’utente finale, affinché ognuno sia in grado di determinare se c’è una minaccia e, quindi, capire in autonomia anche cosa poter fare per evitare danni, come in questo caso.