Commentare via social è una delle grandi libertà dell’ultimo sviluppo dei social media. Tuttavia, adesso conoscerà una pesante restrizione.
Nel tempo, quella che doveva essere una funzione pratica – permettere agli utenti di esprimere la propria opinione, anche per dare indicazioni, consigli, direttive – è diventata sempre più spesso un modo per attaccare gli altri, cadendo nella violenza più spietata, in azioni che hanno richiesto dei provvedimenti appositi.
Ora la questione è finita nell’occhio del mirino ed è per questo che, da una libertà smodata, si è arrivati alla necessità di valutare con attenzione ciò che può e non può essere fatto sui social network e determinare anche una serie di conseguenze per chi non rispetta le regole.
Nuove regole social: scattano pesanti multe per tutti
Ovviamente, questa condizione si pone come basilare, poiché si tratta di un network in cui tutti devono convivere, coesistere allo stesso modo e avere le stesse possibilità. Infatti, scrivere un commento sbagliato, che ovviamente contenga una serie di affermazioni che vanno al di là della semplice opinione personale, può costare caro, addirittura fino a 50.000 euro.
Il confine tra la libertà di espressione e la diffamazione ormai è molto sottile, ma bisogna pur sempre rispettarlo. Quindi va bene dare la propria opinione e il proprio giudizio in merito ai fatti, ma questo deve essere espresso mediante parole adeguate a uno strumento come un social network, in cui ci sono persone di ogni età e tipologia. Chiaramente, il commento deve essere sempre rispettoso dell’altra persona, pur con un parere negativo su di essa o comunque contro quella che è la sua opinione.
Infatti, è bene specificare che le ammende non sono previste per chi esprime un concetto differente o per chi vuole spiegare in particolare il proprio pensiero, anche se differente da qualunque altro, ma per coloro che utilizzano violenza verbale, che fanno riferimento a minacce, quindi a tutta una serie di affermazioni, immagini o post, addirittura emoticon, che possono violare il diritto della persona e la sua sicurezza.
Non tutti gli insulti hanno lo stesso peso e, per questo, nel momento in cui viene preso un provvedimento dal punto di vista legale, si tengono conto di una serie di fattori. Tuttavia, le cifre sono piuttosto significative e la possibilità di arrivare fino a 50.000 euro per offese gravi ne è proprio la dimostrazione. Ovviamente sarà il giudice a stimare poi il danno che viene arrecato alla persona, che può essere un danno d’immagine o di altro tipo, ma è importante ricordare che i commenti rientrano nell’ambito dell’articolo 595 del Codice Penale, all’interno del quale vengono definiti i termini della diffamazione.
Pertanto, un risarcimento può essere richiesto in qualunque caso, che si tratti di un soggetto privato, di un’influencer o di una persona famosa. La cosa che non tutti sanno è che anche insulti di vecchia data possono essere punibili e, in genere, si va dai mille ai 2.000 euro per ciascun messaggio. Questo non vuol dire monetizzare sui commenti insultanti, ma piuttosto creare una consapevolezza maggiore negli utenti che utilizzano questi social e anche a coloro che vogliono esprimere in maniera più autentica e senza limiti le proprie idee. Devono farlo liberamente, ma sempre e comunque nel rispetto della dignità delle altre persone.