Tutti utilizziamo WhatsApp nella vita di ogni giorno per parlare con amici, familiari e, chiaramente, anche sul lavoro, ed è ovvio che una notizia del genere possa creare scompiglio.
WhatsApp smetterà di funzionare: la fine era già stata annunciata, ma sembrava inverosimile e molti utenti non ci hanno prestato attenzione. Invece, adesso non soltanto arriva l’ufficialità, ma c’è anche una data precisa: parliamo del 5 maggio 2025.
Il servizio non funzionerà più su tutta una serie di modelli di smartphone che sono stati resi noti, e quindi ognuno può controllare se il suo rientra all’interno di questa lista. Appunto, quello che accade è che viene tagliato il supporto, quindi, in pratica, venendo meno il supporto, di fatto non si può avere più accesso all’applicazione, che così progressivamente smette di funzionare.
Addio a Whatsapp su questi dispositivi
Sicuramente la strategia, ormai messa da un po’ di tempo, di interrompere progressivamente il supporto a quelli che sono i device datati ha avuto degli effetti. Il problema è che, negli ultimi tempi, risulta una questione inaspettata relativa a dispositivi, in realtà nuovi, semplicemente dotati di un sistema operativo diverso da iOS e Android, che ha interrotto ogni rapporto con l’azienda e che, di conseguenza, ha portato alla fine dell’utilizzo di WhatsApp su dispositivi che magari erano stati acquistati anche da poco tempo.
È ovvio, quindi, che purtroppo, quando si parla di tecnologia, si ha l’incertezza, perché molto di quello che andiamo a utilizzare nella vita quotidiana dipende proprio da accordi commerciali e da una serie di condizioni che diamo per scontate, ma che in realtà non lo sono affatto.
In particolare, per quanto riguarda la fine del servizio su iOS, tutti i modelli precedenti a una versione sostanzialmente 15.1 in poi smetteranno di essere operativi. Parliamo quindi di iPhone 5S, 6, iPhone 6 Plus e così via. In questo caso, chiaramente, sono modelli molto datati: parliamo di prodotti che sono usciti circa nel 2013. Quindi, comunque, in generale possiamo considerare come scarto una media di 7 anni, che è quella che viene garantita per i top di gamma quando si tratta di aggiornamenti.
È chiaro che molti utenti, in generale, magari cambiano dispositivo ben più rapidamente, ma tendenzialmente se un dispositivo è economico, lo si cambia ogni due o tre anni, mentre uno di livello top, ovviamente, ha delle prestazioni tali che consentono un utilizzo maggiore, e quindi chiaramente l’investimento viene ripagato anche in considerazione del tempo di utilizzo.
È chiaro poi che oggi siamo di fronte a un circuito in cui le cose vanno molto veloci, quindi i smartphone sostanzialmente cambiano sempre anche nel giro di poco tempo e anche senza stravolgimenti epocali, perché ormai sono arrivati a un livello tale, anche di similarità tra loro, che è difficile arrivare a fare di meglio, arrivare a differenziarsi in maniera significativa, cosa che magari veniva fatta con più forza nel passato.