La pubblicità è qualcosa su cui gli abbonamenti hanno provato a lavorare, garantendo la possibilità agli utenti di vedere e fruire di contenuti senza fastidio.
Ovviamente, il problema è nato soprattutto quando i costi di questi abbonamenti hanno raggiunto dei prezzi che magari le persone non volevano corrispondere, quindi c’è stato un passo indietro proprio verso il sistema pubblicitario. Questo spiega perché, ad esempio, sistemi di streaming come Netflix, che erano nati proprio scardinando il principio della pubblicità per differenziarsi dalla televisione tradizionale, si trovano oggi a fare i conti con un piano standard che costa all’incirca 5 euro e che di fatto viene fruito proprio con le pubblicità.
Questo è un esempio, anche perché in realtà il mondo dello streaming in generale si sta aprendo al circuito pubblicitario a fronte di abbonamenti poco costosi, che quindi sono più fattibili per la maggior parte delle persone. Questo è un piano importante, però, perché segna appunto una marcia indietro generalizzata, e in questa corsa si avvia anche YouTube, che proprio per combattere quelli che sono i sistemi di blocco della pubblicità (di cui, di fatto, l’azienda si occupa) ha deciso di attuare una strategia personale che in realtà andrà a danneggiare l’utente finale.
Youtube dichiara guerra agli adblock: pubblicità infinita
Una vera e propria guerra contro gli adblock, ovvero quei sistemi che vanno a bloccare gli spot pubblicitari, e chiaramente tutte le app fuori dal circuito, che porta praticamente a un accumulo di pubblicità che può arrivare addirittura a tre ore sul contenuto.
Guardando un po’ a quelli che sono i commenti su Reddit, si capisce facilmente come la situazione stia sfuggendo di mano. In realtà, YouTube ne ha parlato chiaramente e ha anche specificato che non si tratta di un bug, come credevano gli utenti, ma semplicemente che questi annunci sono stati impostati in maniera specifica proprio per coloro che utilizzano questi sistemi di blocco e che quindi sperano di sfuggire alle pubblicità. Gli utenti che hanno ancora la pubblicità normale vedono degli annunci che sono brevi e che poi si spezzettano in maniera sequenziale nel corso del contenuto, ma che sono comunque tollerabili.
Coloro che invece scelgono di bloccare la pubblicità, quindi che pensano di poter fruire del contenuto senza il fastidio della pubblicità, ma senza pagare l’abbonamento Premium (che anche su YouTube è previsto per coloro che non vogliono essere disturbati), dovranno chiaramente usufruire comunque obbligatoriamente delle pubblicità, che saranno ben più lunghe.