
Addio alla funzione Amazon (MisterGadget.Tech)
Amazon sta per cambiare una delle sue funzioni principali e, ovviamente, non tutti sono felicissimi all’idea.
Di recente abbiamo visto una profonda trasformazione sia dell’applicazione che del sito internet, con una serie di innovazioni positive, ma anche con alcuni stravolgimenti che non hanno del tutto reso felici gli utenti. In particolare, ovviamente, la riduzione del periodo di reso è stata forse uno degli input più importanti e significativi da quando c’è stato il lancio e soprattutto la diffusione dell’e-commerce.
A partire dal 26 febbraio, Amazon ha deciso di dire ufficialmente addio a una funzione che veniva utilizzata da tutti e che chiaramente porterà un po’ di cambiamenti. Non si tratta di voci di corridoio, ma di una decisione ufficiale, voluta appunto per contrastare soprattutto la pirateria, che non riguarda soltanto film e serie TV, ma anche contenuti digitali di questo tipo.
Amazon: addio alla funzione più amata
La scelta di Amazon è stata quindi quella di bloccare e rendere praticamente impossibile, a partire dal 26 febbraio, l’utilizzo di una funzionalità che consentiva di scaricare e trasferire tramite USB gli ebook scaricati attraverso il Kindle, una funzione che permetteva agli utenti di leggere il contenuto su un altro dispositivo.

Questa funzione verrà modificata affinché l’utente possa comunque trasferire il proprio prodotto per cui ha pagato tramite WiFi, ma chiaramente senza averne il possesso fisico, che nei casi purtroppo più sfavorevoli ha portato all’eliminazione del blocco e alla diffusione illecita del contenuto. Sicuramente è un passaggio restrittivo che molti leggeranno in questa chiave, ma che in realtà mira semplicemente a tenere a bada una pratica illegale che purtroppo si è diffusa rapidamente e che ha portato un danno non soltanto nei confronti dell’azienda e di coloro che hanno realizzato quel contenuto, ma anche di tutti quegli utenti paganti che ovviamente spendono soldi per acquistare e avere accesso a un dato prodotto.
Un cambiamento importante che arriva dopo mesi di novità, come l’apertura negli Stati Uniti dello store di Amazon con prezzi al di sotto dei 20€, per fare concorrenza ormai ai produttori cinesi che stanno via via prendendo il sopravvento in Europa, ma anche nel resto del mondo. La consegna con i droni, che si è evoluta in maniera importante negli Stati Uniti e che in Italia ha visto anche il suo avvio in determinate zone più difficili da raggiungere tempestivamente con i mezzi classici, e la consegna in giornata che è stata sperimentata e attuata nelle grandi metropoli, laddove ovviamente è possibile grazie alla presenza dei punti di stoccaggio di Amazon diretti.
Tutta una serie di benefici che consentono all’utente chiaramente di variare tantissimo e che rendono Amazon ancora oggi uno degli e-commerce più interessanti al mondo. Ma ci sono ovviamente anche una serie di restrizioni, come il citato periodo di restituzione, che chiaramente ha cambiato di molto le cose, e oggi questa notizia appunto.