
Nuova truffa iPhone (MisterGadget.Tech)
Nuovi problemi per gli utenti relativamente a una truffa iPhone che sta interessando tantissimi italiani e che, chiaramente, desta preoccupazione.
Le truffe online non sono una novità, ma la questione principale, soprattutto al giorno d’oggi, è come cambiano in fretta e quindi determinano problemi anche severi per gli utenti che sono presi di mira. La polizia postale ha informato i cittadini proprio per far presente quelle che potrebbero essere le ripercussioni e, soprattutto, quelli che sono gli elementi da considerare a tal proposito.
Spesso le truffe tengono conto proprio degli elementi chiave per determinare attenzione nell’utente finale. Ovviamente, in prima istanza, vengono utilizzati dei brand famosi, come Apple, Amazon e aziende similari, come anche Google. Si tratta di prodotti di cui la gente si fida, utilizzati per attirare il cliente e trascinarlo all’interno della truffa vera e propria. Nel caso di Apple, i clienti danno per scontato che si tratti di qualcosa di sicuro, stabile, affidabile e inviolabile.
Truffa Apple: come avviene
Sicuramente, il bacino d’utenza è molto importante: parliamo di circa 8 miliardi di persone che utilizzano i dispositivi Apple. È chiaro quindi che, nel momento in cui si diffonde una truffa, su questi 8 miliardi ci sarà sicuramente una buona fetta che ci cadrà. I truffatori, come rilevato da un’indagine di Blipping Computer, hanno ingannato gli utenti e continuano a farlo attraverso un messaggio contenente un link.

Nel momento in cui avviene una comunicazione, questa può essere effettuata tramite mail o tramite messaggio. Solitamente, c’è sempre un link malevolo che rimanda a un sito internet. Il sito può essere relativamente al tracking di un prodotto, per l’acquisto o per il pagamento di una spedizione. Si utilizzano varie tecniche oggi giorno per spingere sostanzialmente al click.
In questo caso, per il brand Apple, si fa riferimento a un prodotto interno dell’azienda, magari all’assistenza o alla necessità di scaricare un aggiornamento, qualcosa di simile. Di conseguenza, l’utente è spinto a cliccare, magari senza comprendere che si tratta di una truffa enorme. In quel senso, il vero e proprio deficit si manifesta quando la persona apre il sito internet, che poi si rivela essere truffaldino, e inserisce i propri dati personali, magari dati di pagamento. Oppure, scarica un prodotto, clicca su un link che può inserire un sistema esterno all’interno del dispositivo e avviare la truffa vera e propria.
Questo vale un po’ per tutte le tipologie di casistiche, quindi non soltanto per quella di Apple che si sta diffondendo nello specifico, ma è chiaro che anche se questi sistemi sono molto validi e sicuri, bisogna sempre mantenere alta la soglia di attenzione.