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Attenzione a questi prodotti (mistergadget.tech)
Oggi si parla sempre con maggiore attenzione di privacy e sicurezza, ma spesso sottovalutiamo i rischi che possiamo correre, talvolta direttamente a casa nostra.
La tecnologia ormai fa parte del nostro quotidiano, ed è ormai applicata a tutti gli ambiti della vita, anche a quelli che un tempo sembravano assolutamente lontani da questo concetto. Quando si parla di sicurezza, privacy e tematiche connesse, si tende spesso a immaginare fattori più evidenti, come smartphone, tablet, computer o videogiochi. Tuttavia, ci si dimentica che oggi anche dispositivi che una volta sembravano banali, come uno spazzolino da denti, sono connessi a Internet.
È quindi fondamentale evidenziare che i rischi che corriamo sono legati a qualunque dispositivo con accesso a Internet. Ciò riguarda non solo i telefoni, ma anche la televisione, elettrodomestici da cucina, robot, e tanti altri strumenti che vengono comunemente usati e che possono raccogliere informazioni non necessarie, senza che ce ne accorgiamo. Non è un caso che questa tematica sia discussa con crescente attenzione, in particolare riguardo agli elettrodomestici.
Allerta sicurezza: ci spiano e non lo sappiamo
Studi condotti negli Stati Uniti hanno rivelato che anche televisori di marche rinomate potevano effettuare, in maniera preimpostata, degli screenshot di ciò che veniva visionato dagli utenti, per raccogliere informazioni sui prodotti preferiti e indirizzare così pubblicità mirate. Un altro esempio preoccupante riguarda gli spazzolini elettrici. Questi dispositivi, grazie alla loro connessione Wi-Fi, sono stati hackerati e sfruttati per raccogliere informazioni sensibili, in quanto comunicano direttamente con gli smartphone degli utenti, creando un ponte per raccogliere dati senza che fosse necessario.

Ci sono poi esempi ancora più sorprendenti. Ad esempio, è stato rivelato che una friggitrice ad aria di un noto brand, apparentemente innocua, raccoglieva una serie di informazioni completamente inutili rispetto al suo utilizzo, e le trasmetteva all’azienda produttrice. Questo dimostra come anche prodotti quotidiani possano diventare strumenti di raccolta dati.
Il modello di raccolta dati che ne deriva è totalmente nuovo e solleva interrogativi sulle implicazioni della tecnologia nella nostra vita quotidiana. Oggi, più che mai, siamo circondati da dispositivi che potrebbero causare problemi molto gravi se non vengono gestiti correttamente. La questione non riguarda solo gli hacker che rubano dati o si intrufolano nei sistemi, ma anche le azioni che compiamo ogni giorno. Ad esempio, clicchiamo su “Conferma” o “Accetta” senza renderci conto di cosa stiamo realmente permettendo, sia allo strumento che stiamo utilizzando, sia all’azienda che lo ha creato. La consapevolezza di ciò che stiamo accettando è essenziale per proteggere la nostra privacy e sicurezza.